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giovedì 22 settembre 2011

al Sud (con l'eccezione della Calabria) si spende per la Sanità molto meno che al Nord


22 settembre 2011

Dal rapporto sulla spesa pro capite
Italia spaccata in due

Anche nella spesa media pro capite in sanità l’Italia risulta spaccata in due, con il record massimo, pari a 1.690 euro, toccato da Bolzano e quello minimo, di 777 euro, raggiunto dal Lazio. Questo quanto emerge dal Rapporto 2010 del ministero dello Sviluppo economico, che, attraverso un’analisi dei dati registrati tra il 2007 e il 2009, fornisce un quadro delle tendenze economiche, delle risorse finanziarie e delle politiche di sviluppo a livello territoriale. E anche se l’avvertenza è che il risultato del Lazio potrebbe derivare da una «diversa modalità di imputazione contabile degli acquisti di beni e servizi verso fornitori», analizzando la situazione per gruppi di regioni, l’esito non cambia. I valori più alti li si ritrovano al nord, con i 1.600 euro pro capite di Trento e i 1.580 euro della Valle d'Aosta. Più ravvicinati i risultati di Lombardia, 1.464 euro, Veneto e Umbria, 1.447 euro, Toscana, 1.417, e Piemonte, 1.369. Unica eccezione in questa polarizzazione è la Calabria che, con 1.620 euro pro capite, si aggiudica il secondo posto, pari merito con l'Emilia Romagna. Su valori di spesa pro capite più bassi si collocano la Basilicata e l'Abruzzo, con 1.296 euro, la Puglia, con 1.231, la Sardegna, con 1.206, la Campania, con 1.193, il Molise, con 1.116 e la Sicilia con 1.044 euro.