S.N.A.M.I.
Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani
Segreteria Regionale della Campania
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Il Presidente Regionale
PROT. n. 011/412 del 25 febbraio 2011
Ai Segretari Regionali di
FIMMG
SMI
Intesa Sindacale
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OGGETTO: Utilizzo delle risorse vincolate per la realizzazione degli obiettivi del Piano sanitario Nazionale.
Cari Amici,
come sapete sul BURC n 13 del 21/02/2011 sono state pubblicate le 12 linee progettuali, che allego alla presente, riguardanti la realizzazione in Campania degli obiettivi del Piano sanitario Nazionale, per un impegno di spesa complessivo di 155 milioni di euro.
I principi fondanti della nuova progettazione si rinvengono:
1) nella centralità della “persona” e nella personalizzazione degli interventi;
2) nell’integrazione del MMG con il territorio e nel lavoro in associazione;
3) nella presa in carico e nel lavoro in rete quale garanzia della continuità di assistenza;
4) nella garanzia del diritto all’accesso;
5) nella tutela delle “fragilità” ed umanizzazione delle cure.
Il riparto dei fondi è così articolato:
•cure primarie: euro 38.861.221,25
•la non autosufficienza: euro 12.344.244,00
•la promozione di modelli organizzativi e assistenziali dei pazienti in stato vegetativo e di minima coscienza nella fase di cronicità: euro 8.000.000,00
•le cure palliative e la terapia del dolore: euro 10.860.610,00
•interventi per le biobanche di materiale umano: euro 1.629.092,00
• la sanità penitenziaria: euro 13.512.130,75
•l’attività motoria per la prevenzione delle malattie croniche e per il mantenimento dell’efficienza fisica nell’anziano; euro 2.000.000,00
•tutela della maternità e promozione dell’appropriatezza del percorso nascita euro: 20.000.000,00
•malattie rare euro 2.172.122,00
•valorizzazione dell’apporto del volontariato: euro 2.000.000,00
•riabilitazione: euro 8.000.000,00
•la salute mentale: euro 10.000.000,00
•piano nazionale di prevenzione: euro 26.065.465
A tal proposito ritengo che la Medicina generale campana che, di solito, viene puntualmente dimenticata in queste occasioni pur essendo non solo “parte in causa” ma “parte integrante” debba chiedere l’apertura immediata di un tavolo per collaborare attivamente alla realizzazione di tali obiettivi.
Qualora la Regione poi, non riuscisse a combinare niente, dimostrando ancora una volta la sua incapacità, sarà nostro dovere denunciare con forza all’opinione pubblica e alle associazioni dei malati le eventuali omissioni.
Vi chiedo quindi se a vostro avviso è possibile operare unitariamente e sollecitamente attraverso una azione congiunta intersindacale per l’attuazione di tali obiettivi.
Cordiali saluti
Giorgio Massara