"Dal sacro Monte Kailash, nel Transhimalaya, oltre la linea delle piogge, discesi all'estremo del Capo Comorin, dove le acque di tre antichi mari si congiungono. Ed oggi so che in ambo gli estremi vi sono templi". (Miguel Serrano)

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martedì 19 luglio 2011

Riccardo Cassi (Cimo-Asmd) contro la manovra finanziaria

18 luglio 2011

Manovra, Cimo:
per i medici la misura è colma

Riccardo Cassi

«La misura è colma: se non si cambiano le norme, le cose non potranno che peggiorare». Lo afferma il presidente nazionale del sindacato medico Cimo-Asmd, Riccardo Cassi, a proposito della manovra finanziaria appena approvata, sottolineando che «occorre una scossa di orgoglio da parte di tutti i medici che credono nel valore di una professione che ha come mission la diagnosi e la cura delle malattie dei cittadini». Proprio per riportare la figura del medico al centro della sanità, denunciando la «spersonalizzazione» della professione, La Cimo-Asmd, annuncia Cassi, lancia la Campagna "Visto o visitato?" attraverso manifesti, video, messaggi sul web e slogan. L'obiettivo, spiega Cassi, «è quello di sensibilizzare la categoria su un problema che va avanti da vent'anni e non accenna a migliorare. Anzi, con l'ultima manovra, minaccia di peggiorare». «I medici del Sistema Sanitario Nazionale» rileva Cassi «subiscono un continuo attacco alle peculiarità del loro lavoro, progressivamente trasformato in una serie di adempimenti burocratici che tendono a sminuire e a gravare sulla prestazione a elevato contenuto professionale. Allo stesso tempo la carriera, una volta fondata sui meriti professionali, è diventata solo gestionale, premiando chi si adegua al meglio alle direttive aziendali rispetto a chi, invece, acquisisce competenze con lo studio e l'esperienza». A tutto questo, conclude, «si aggiungono poi le problematiche come il blocco dei contratti, i tagli alle progressioni economiche, gli straordinari non pagati, gli aumenti fiscali, che impoveriscono e demotivano sempre più il medico e un sistema di responsabilità professionale che, unico in Europa, persegue anche penalmente l'errore medico».