In relazione alle richieste dell'Azienda di "risarcimenti" e
"trattenute" come da deliberazione del Direttore Generale A.S.L.
Salerno n. 1135 del 2 dicembre 2014., lo SNAMI - Sez. provinciale di Salerno,
ritenendo difettose e non legittime suddette richieste, nonostante l'assoluta
assenza di qualsiasi azione da parte di tutte le altre organizzazioni sindacali
e non, ha inteso sottoporre i provvedimenti adottati dall'ASL Salerno all'esame
dei legali di fiducia del Sindacato, come già comunicato in precedenza.
Esperiti i necessari approfondimenti ed in splendida solitudine, lo SNAMI -
SALERNO, ha deciso di presentare ricorso al Tar richiedendo "l’annullamento,
previa sospensione, della deliberazione del Direttore Generale A.S.L.
Salerno n. 1135 del 2 dicembre 2014, ad oggetto “DPCM del 26.03.2008 – Invio
dati delle ricette SSN a Sistema TS. Applicazione art. 7 c.9 dell’AIR MMG.
Applicazione art. 13-bis e 59-ter c.2 dell’ACN MMG”, pubblicata il successivo
giorno 5 dicembre".
Certo
della giustezza delle proprie convinzioni lo SNAMI-SALERNO, anche in questa
occasione, nel consueto spirito di servizio nel rispetto non solo dei propri
iscritti, si fa carico di rappresentare gli interessi della categoria al di
fuori ed al di sopra di ogni settaria miopia, rappresentando, mai come adesso,
l'unica voce attiva in questa specie di deserto di idee, di rappresentanze
efficaci e di azioni concrete.
Lo
SNAMI-SALERNO auspica che quanto posto in essere possa andare a buon fine con
ristoro di TUTTI i Colleghi compresi quelli che, improvvisamente, hanno perduto
il fiato anche se hanno ben dimostrato (specie in occasioni
potenzialmente redditizie) di possedere ottime qualità nel sollecitare
l'attenzione, apparecchiare incontri "facilitativi", richiedere, organizzare
ed orchestrare riunioni e convegni ad usum delphini.
Lungi
da questo Sindacato voler sventolare rimproveri o lagnanze di mancata
gratitudine o negletta riconoscenza non è possibile non sottolineare la
manifesta amarezza per l'assenza marcata di spirito collaborativo, da parte di
tutti, nonché la prevalenza di ipocondriaca e forse ipocrita
"riservatezza" che, nell'insieme, fa sempre più assimilare,
all'esterno, la nostra categoria ad un'accolita di accattoni subenti deprivandola
di quella forza di immagine, rappresentatività e contrattualità che potrebbe
diversamente dimostrare.
Si rammenta che
nella malaugurata circostanza in cui il nostro ricorso al Tar non avesse buon
esito si renderà necessario provvedere in maniera singola ad eventuali
contenziosi .
SALERNO 24 GENNAIO 2015
Alessandro
Renna