Milano, 24 dicembre 2010
"COME MEDICI SIAMO PRONTI
A RIAPPROPRIARCI DELLA PREVENZIONE
NEL TERRITORIO MA LIBERATECI DALLA BUROCRAZIA!"
Questo il commento di Angelo Testa, leader dello S.N.A.M.I. al nuovo Piano Sanitario Nazionale 2011-2013 che focalizza la propria attenzione oltre che sulla prevenzione, all'integrazione dei servizi con il territorio, deospedalizzazione e utilizzo di nuovi strumenti per la continuità assistenziale.
Dall'elenco delle dieci "patologie rilevanti" di cui si occuperà il prossimo piano sanitario emerge che le patologie cardiocircolatorie continuano a costituire motivo di preoccupazione per il SSN per costi e incidenza: un italiano su quattro ne è affetto e sono la prima causa di invalidità nelle persone anziane. Basti pensare che gli interventi chirurgici correlati alle patologie cardiocircolatorie pesano per l'1% dell'intera spesa sanitaria nazionale: 650 milioni di euro.
Nel prossimo triennio il nuovo piano sanitario prevede una maggiore attenzione in termini di prevenzione, promuovendo stili di vita più sani e procedendo all'individuazione precoce dei soggetti a rischio o già affetti da cardiopatie, allo scopo di evitare episodi acuti.
Si chiede ai medici di famiglia di potenziare il proprio impegno in quanto essi rappresentano, insieme ai pediatri di libera scelta, gli attori principali nei programmi di prevenzione. Ma non mancano le ombre. Il presidente Angelo Testa, nel commento al piano sanitario ribadisce ciò che lo Snami chiede da tempo «I medici di famiglia vogliono riappropriarsi del proprio ruolo, ma per farlo devono essere liberati dall'eccessivo ed inutile carico burocratico che toglie tempo e risorse alla prevenzione, diagnosi e cura delle malattie dei propri assistiti».
Dott. Antonino Grillo
Addetto Stampa Nazionale SNAMI