Caro Giorgio,
Tu che a volte fai riferimento a sondaggi o li proponi, potresti proporre ai nostri iscritti medici di base se sarebbero favorevoli o contrari ad un ipotetico passaggio alla dipendenza?
Ogni tanto, si potrebbe chiedere alla base la propria opinione su alcuni, a mio avviso, importanti argomenti?
Ogni tanto, si potrebbe chiedere alla base la propria opinione su alcuni, a mio avviso, importanti argomenti?
A volte i "capisindacato" sembrano parlare in consessi pubblici più a titolo personale che come portavoce dei propri iscritti.
Saluti cordialissimi,
Ciro Di Benedetto
Cari Colleghi,
il sondaggio proposto da Di Benedetto, molto interessante, al momento ha perso il suo significato di proposta e stimolo. Infatti sia parte pubblica che alcune OO.SS hanno escluso tale eventualità.
Nell'incontro del 26 settembre scorso presso il Ministero della Salute, nel quale si è discusso del riordino delle Cure Primarie, dove rappresentavo lo SNAMI, la FIMMG - assieme al SUMAI e alla FIMP - ha presentato una sua proposta unitaria di modifica che, guarda caso, si concludeva con la richiesta dell'abolizione del comma 1bis dell'art 8 ( quello che fa passare alla dipendenza, secondo le scelte regionali, l'emergenza e la medicina dei servizi)!
Quindi non solo la richiesta di non passare alla dipendenza, ma anche l'abolizione della possibilità al momento ancora vigente per alcuni settori. Naturalmente i rappresentanti delle Regioni si sono dichiarati d'accordo! Loro, in pratica, anche se non lo dicono apertamente, vogliono un medico convenzionato nelle UCCP che faccia un pò di tutto per arrivare al fatidico massimale orario di 38 ore settimanali, coordinato da un referente ( capetto).
Quindi pur di perseguire i loro sogni di "carriera" sfruttano l'attuale convenzione per creare un medico di medicina generale tuttofare (sempre convenzionato), schiavo dei capetti e, magari, degli specialisti delle UCCP! Questa ê la sostanza. Il resto è solo "fumo". Naturalmente questo clamoroso declassamento della medicina generale viene spacciato per "rifondazione"!?! In realtà privilegi per pochi, molto piú lavoro, senza contropartita, per la massa.
Saluti
P.Orlando
Caro Pasquale,
ti ringrazio per il costruttivo contributo da te offerto, anche in questa occasione, al lavoro - imperfetto e migliorabile ma sicuramente generoso e disinteressato - svolto da questo sito nel campo dell’informazione-formazione sindacale allo scopo di stimolare un continuo e costruttivo confronto di idee tra gli iscritti che, purtroppo, a volte stenta a decollare.
Io credo che l’atteggiamento di chiusura nei confronti dell’argomento del nostro sondaggio da parte dei tre sindacati da te menzionati (due dei quali, tra l'altro, c'entrano ben poco con la medicina di famiglia) e della Parte pubblica non tolga, come tu dici, ad esso il significato di proposta e di stimolo ma, anzi, lo rafforzi confermandone l’aspetto molto interessante che peraltro tu stesso sottolinei in premessa.
La nostra “specificità” infatti, della quale andiamo molto fieri, ci ha portato storicamente e ci porta attualmente ad assumere spesso posizioni diverse (se non diametralmente opposte) rispetto a quelle di altri sindacati.
Per quanto poi riguarda la Parte pubblica si può poi tranquillamente affermare che negli ultimi diciotto anni, cioè a partire dalla 502/92, non abbiamo mai condiviso nessuna delle varie polpette avvelenate che ci venivano offerte insidiosamente arrivando addirittura alla decisione di non firmare, attraverso una democratica scelta congressuale, un ACN.
Del resto proprio nel secondo comunicato stampa relativo all’appuntamento ministeriale del 26 settembre, a cui tu fai riferimento essendone stato tra i protagonisti, Angelo Testa, nell’ambito della nostra ferma contestazione a “grupponi” e UCCP, dice “consulteremo la base e la inviteremo a fare proposte”.
Mi sembra che Ciro Di Benedetto, che ringrazio, ci abbia stimolato in tal senso e la sua idea è stata quindi prontamente tradotta in pratica.
Certo un referendum promosso da un sito ha un carattere di ufficiosità e lungi dal voler proporre linee operative si propone unicamente di “tastare il polso” degli interessati dando alle idee il maggior spazio possibile.
Anche perché una scarsa attenzione a questi strumenti di dialogo finirebbe per rafforzare un sospetto avanzato, un po’ maliziosamente, dallo stesso Ciro, che in questo caso mi sembra esprimere una idea che molti potrebbero avere, quando ci dice “Ogni tanto, si potrebbe chiedere alla base la propria opinione su alcuni, a mio avviso, importanti argomenti? A volte i "capisindacato" sembrano parlare in consessi pubblici più a titolo personale che come portavoce dei propri iscritti”.
Quindi ritengo che l’argomento del sondaggio, alla luce di quanto tu stesso ci hai riferito, non solo non ha perso il suo significato di proposta e stimolo ma anzi appare ancora più attuale e “provocatorio” nel senso positivo del termine.
Speriamo dunque che ci rispondano in molti e chiediamo alle varie Province, a cominciare ovviamente da quelle campane, e Regioni - di cui pubblicizziamo costantemente l'attività - di pubblicizzare a loro volta, attraverso i siti di cui dispongono, questa nostra piccola iniziativa.
Un saluto affettuoso
GM
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Cari Colleghi,
il sondaggio proposto da Di Benedetto, molto interessante, al momento ha perso il suo significato di proposta e stimolo. Infatti sia parte pubblica che alcune OO.SS hanno escluso tale eventualità.
Nell'incontro del 26 settembre scorso presso il Ministero della Salute, nel quale si è discusso del riordino delle Cure Primarie, dove rappresentavo lo SNAMI, la FIMMG - assieme al SUMAI e alla FIMP - ha presentato una sua proposta unitaria di modifica che, guarda caso, si concludeva con la richiesta dell'abolizione del comma 1bis dell'art 8 ( quello che fa passare alla dipendenza, secondo le scelte regionali, l'emergenza e la medicina dei servizi)!
Quindi non solo la richiesta di non passare alla dipendenza, ma anche l'abolizione della possibilità al momento ancora vigente per alcuni settori. Naturalmente i rappresentanti delle Regioni si sono dichiarati d'accordo! Loro, in pratica, anche se non lo dicono apertamente, vogliono un medico convenzionato nelle UCCP che faccia un pò di tutto per arrivare al fatidico massimale orario di 38 ore settimanali, coordinato da un referente ( capetto).
Quindi pur di perseguire i loro sogni di "carriera" sfruttano l'attuale convenzione per creare un medico di medicina generale tuttofare (sempre convenzionato), schiavo dei capetti e, magari, degli specialisti delle UCCP! Questa ê la sostanza. Il resto è solo "fumo". Naturalmente questo clamoroso declassamento della medicina generale viene spacciato per "rifondazione"!?! In realtà privilegi per pochi, molto piú lavoro, senza contropartita, per la massa.
Saluti
P.Orlando
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Caro Pasquale,
ti ringrazio per il costruttivo contributo da te offerto, anche in questa occasione, al lavoro - imperfetto e migliorabile ma sicuramente generoso e disinteressato - svolto da questo sito nel campo dell’informazione-formazione sindacale allo scopo di stimolare un continuo e costruttivo confronto di idee tra gli iscritti che, purtroppo, a volte stenta a decollare.
Io credo che l’atteggiamento di chiusura nei confronti dell’argomento del nostro sondaggio da parte dei tre sindacati da te menzionati (due dei quali, tra l'altro, c'entrano ben poco con la medicina di famiglia) e della Parte pubblica non tolga, come tu dici, ad esso il significato di proposta e di stimolo ma, anzi, lo rafforzi confermandone l’aspetto molto interessante che peraltro tu stesso sottolinei in premessa.
La nostra “specificità” infatti, della quale andiamo molto fieri, ci ha portato storicamente e ci porta attualmente ad assumere spesso posizioni diverse (se non diametralmente opposte) rispetto a quelle di altri sindacati.
Per quanto poi riguarda la Parte pubblica si può poi tranquillamente affermare che negli ultimi diciotto anni, cioè a partire dalla 502/92, non abbiamo mai condiviso nessuna delle varie polpette avvelenate che ci venivano offerte insidiosamente arrivando addirittura alla decisione di non firmare, attraverso una democratica scelta congressuale, un ACN.
Del resto proprio nel secondo comunicato stampa relativo all’appuntamento ministeriale del 26 settembre, a cui tu fai riferimento essendone stato tra i protagonisti, Angelo Testa, nell’ambito della nostra ferma contestazione a “grupponi” e UCCP, dice “consulteremo la base e la inviteremo a fare proposte”.
Mi sembra che Ciro Di Benedetto, che ringrazio, ci abbia stimolato in tal senso e la sua idea è stata quindi prontamente tradotta in pratica.
Certo un referendum promosso da un sito ha un carattere di ufficiosità e lungi dal voler proporre linee operative si propone unicamente di “tastare il polso” degli interessati dando alle idee il maggior spazio possibile.
Anche perché una scarsa attenzione a questi strumenti di dialogo finirebbe per rafforzare un sospetto avanzato, un po’ maliziosamente, dallo stesso Ciro, che in questo caso mi sembra esprimere una idea che molti potrebbero avere, quando ci dice “Ogni tanto, si potrebbe chiedere alla base la propria opinione su alcuni, a mio avviso, importanti argomenti? A volte i "capisindacato" sembrano parlare in consessi pubblici più a titolo personale che come portavoce dei propri iscritti”.
Quindi ritengo che l’argomento del sondaggio, alla luce di quanto tu stesso ci hai riferito, non solo non ha perso il suo significato di proposta e stimolo ma anzi appare ancora più attuale e “provocatorio” nel senso positivo del termine.
Speriamo dunque che ci rispondano in molti e chiediamo alle varie Province, a cominciare ovviamente da quelle campane, e Regioni - di cui pubblicizziamo costantemente l'attività - di pubblicizzare a loro volta, attraverso i siti di cui dispongono, questa nostra piccola iniziativa.
Un saluto affettuoso
GM