Scrivevamo il 23/09/2013
“LETTERA APERTA SUGLI SCREENING ONCOLOGICI
Egregio Direttore Generale,
partiamo dall'ammissione di un fallimento pluriennale: nella nostra Azienda le percentuali di adesione agli screening oncologici previsti dai Livelli Essenziali di Assistenza e fortemente raccomandati dagli ultimi Piani Sanitari Regionali non sono mai stati raggiunti e le adesioni raggiunte sono rimaste a livelli talmente bassi che si può tranquillamente affermare che nel caso specifico l'Azienda non ha fornito il LEA specifico alla sua popolazione di assistiti e che i fondi spesi per tale intervento sanitario sono stati inefficaci e inutili, inappropriati!
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sicuramente non è possibile programmare un intervento di screening senza coinvolgere i Medici di Famiglia, se si vuole che esso sia efficace, la nostra Organizzazione è disponibile al coinvolgimento e al contributo, in rapporti aziendali chiari, trasparenti e su programmazioni serie e fattibili.
Siamo disponibili, come contribuenti nell'interesse della nostra azienda, e come medici nell'interesse della salute della nostra popolazione.
Il PRESIDENTE SNAMI Caserta
dr. Filippo D'ADDIO”
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Oggi l’azienda dopo un anno e mezzo ammette il fallimento, aggiungendo al fallimento pluriennale questo altro periodo di tempo: dichiara pubblicamente ai sindacati, infatti, di aver testato con il test per il sangue occulto meno del 5% della popolazione bersaglio! Non ci dice quante colonscopie ha fatto.
Chiede, per la verità in modo quanto meno maldestro, il coinvolgimento delle OO SS della Assistenza Primaria.
Noi ribadiamo quanto offerto allora al Direttore Generale:
La nostra Organizzazione è disponibile al coinvolgimento e al contributo, in rapporti aziendali chiari, trasparenti e su programmazioni serie e fattibili. Siamo disponibili, come contribuenti nell'interesse della nostra azienda, e come medici nell'interesse della salute della nostra popolazione.
Caserta, 5/2/2015
Il PRESIDENTE SNAMI CASERTA
dr. Filippo D'ADDIO