Caro Antonio,
pubblichiamo quanto da te richiesto (e se non lo facessimo non saremmo uomini liberi capaci di rispettare e di riportare le altrui opinioni) ma ti devo però fare presente che quanto tu riferisci avvenuto nell'isola felice della Puglia è purtroppo solo una eccezione rispetto a come sono andate, e a come stanno andando, le cose nelle altre regioni d'Italia e, nel caso in specie, in Campania.
Per questo motivo siamo "incazzati" non solo con l'Assessorato ma anche con il ministro Brunetta che riteniamo responsabile di un caos che viene denunciato, sia pure con toni diversi, da tutti i sindacati (vedi, ad esempio, la posizione espressa dalla CIMO sul suo sito).
Per questo motivo siamo "incazzati" non solo con l'Assessorato ma anche con il ministro Brunetta che riteniamo responsabile di un caos che viene denunciato, sia pure con toni diversi, da tutti i sindacati (vedi, ad esempio, la posizione espressa dalla CIMO sul suo sito).
Affettuosi saluti
Giorgio Massara
Giorgio Massara
Mi dissocio dallo stile e dal contenuto del comunicato del 15-9-2010 "ANCORA UNA VOLTA IL PORTAVOCE DI BRUNETTA HA PERSO UNA OCCASIONE PER STARE ZITTO" che non rispecchia le connotazioni intellettuali e civili di un medico che voglia a debba rispetto e deferenza alle Istituzioni.
In data 14.09.2010 il CPR della Puglia ha deliberato unanimemente il ritiro del PIN da parte di tutti i medici non solo per avere contezza di eventuli difficoltà o carenze del sistema, ma per innescare tutti quei meccanismi utili a ridurre persino i tempi della compilazione cartacea. In tal senso, su suggerimento dello SNAMI, la Parte Pubblica si è impegnata ad incontrare le Maestranze delle Software House per inserire la compilazione del certifcato nell'anagrafe clinica dell'assistito in modo da consentira una compilazione istantanea del certificato. Inoltre lo scrivente ha già fatto un nutrito elenco delle carenze del sistema alla quali il tecnico regionale si è impegnato di dare soluzione.
Ritengo che questo debba essere il rapporto con le Istituzioni, ovvero un dialogo intelligente, serrato ed educato.
In ogni caso siamo riusciti a sottrarre ai Direttori generali ogni potere sanzionatorio fino a quando il sistema non sarà a pieno regime.
Infine abbiamo aparto una trattative destinata ar riconoscimento economico della trasmissione on line.
Pertanto rilevo la completa mancanza, da parte dell'Esecutivo nazionale, di ogni richiesta di rapporto istituzionale e collaborativo che coloro che di fatto giornalmente "lavorano", senza proclami e senza eccesso di tono, per servire la professione.
Invito il Presidente Nazionale a convocare nell'immediato una riunione con i tutti gli addetti alle trattative decentrate affinchè si abbia un confronto su talune politiche che non giovano alla causa dello SNAMI, della Professione e del prestigio del medico.
Chiedo che questo scritto sia diffuso con gli stessi canali dei cominicati stampa affinchè si abbia, all'interno dello SNAMI, un respiro forte di dialettica costruttiva e di democrazia aperta e tangibile.
Qualora qualcuno dei Componenti dell'Esecutivo, invece di porsi dinanzi a queste osservazioni con la necessaria umiltà, ritenesse che questa posizione meriti una sorta di sanzione verso lo scrivente (cosa che da più parti mi è venuta all'orecchio più volte!!!), annuncio che tutelerò il mio diritto alla critica costruttiva, alla civiltà comportamentale, al confronto intellettuale, alla democrazia associativa ed alla libertà di parola con i necessari e civili provvedimenti di autotutela anche perchè dalla polemica si sta svivolando verso l'oltraggio.
Con ogni cordialità
SNAMI - Il Presidente regionale SNAMI Puglia
Dr. Antonio Chiodo