Scandalo Asl Caserta:
guardie mediche senza assicurazione
Si è scoperto tutto solo dopo un infortunio sul lavoro di cui è stata vittima una dottoressa, l'Asl risponde a chiare lettere: "Al momento vi è una mancanza di copertura assicurativa". La situazione dura da novembre 2011.
Caserta - La dottoressa si chiama L.P. ed è titolare del servizio di Continuità Assistenziale presso l'Asl Caserta. E' stata vittima di un infortunio sul lavoro e, come da prassi, dopo l'incidente ha presentato l'intera documentazione all'Azienda Sanitaria per avvalersi della copertura assicurativa. Tutto normale insomma. Almeno fin quando non giunge la risposta dell'Asl a firma del Direttore dell'U.O.C. Affari Generali e Patrimonio, il dottor Francesco Balivo.
"In riferimento alla Vs. nota - si legge nel documento protocollato il 25 maggio 2012 (allegato in coda all'articolo) - relativa al sinistro in oggetto... [...] ...la polizza 'Kasko e rischi diversi' e quella 'infortuni medici convenzionati, volontari e conducenti', non sono più vigenti, in quanto la Compagnia di Assicurazioni e Riassicurazione Faro, con la quale erano stipulate le succitate polizze, è sottoposta alla procedura di liquidazione coatta amministrativa con il Commissario Liquidatore ... [...] ... ed a seguito dell'ordinanza del Tar Lazio ha comunque continuato a coprire i rischi solo fino alle ore 24.00 del 19/11/2011".
Dal 19 novembre 2011 ad oggi i dipendenti dell'Asl Caserta sono senza copertura assicurativa e a specificarlo è proprio il dottor Balivo che, in coda al documento in risposta alla richiesta della dottoressa L.P. scrive:
"Pertanto, in attesa dell'espletamento di nuova gara, al momento vi è una mancanza di copertura assicurativa".
Guardie mediche, sono più di 500 a Caserta, senza copertura assicurativa. Immediata, dopo la ricezione del documento firmato da Balivo, la posizione assunta dall'unico sindacato di categoria: "...[...] chiede e diffida la S.V. di rendere nota immediatamente alla scrivente O.S. la polizza vigente per i medici di Continuità Assistenziale - scrivono Pasquale Orlando e Antonio Merola, rispettivamente Presidente e Responsabile Provinciale dello Snami - contro i rischi da infortunio sul lavoro e di risarcire in un tempo ragionevole il danno lamentato dalla dott.ssa L.P. La scrivente O.S. si riserva di rivalersi nelle opportuni sedi contro l'Asl Caserta al fine di richiedere il risarcimento danni qualora una lesione di legittimi interessi, come nella fattispecie, possa ingenerare responsabilità da parte di singoli funzionati dell'Asl Caserta (Sezioni Unite della Cassazione, 22 luglio 1999, n° 50)".