"Dal sacro Monte Kailash, nel Transhimalaya, oltre la linea delle piogge, discesi all'estremo del Capo Comorin, dove le acque di tre antichi mari si congiungono. Ed oggi so che in ambo gli estremi vi sono templi". (Miguel Serrano)

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lunedì 3 gennaio 2011

Bilancio di previsione 2011 e pluriennale 2011 – 2013: la Sanità campana pesa per 9,4 mld

da   IL DENARO.it

28-12-2010

Sanità

Bilancio in Aula, la Sanità pesa per 9,4 mld

di Mauro Tonetti
     La sanità campana assorbe circa 9,4 miliardi nel 2010 a valere per gran parte sul riparto del fondo sanitario nazionale. A pesare sul bilancio di palazzo Santa Lucia sono soprattutto dunque i circa 750 milioni di euro del disavanzo strutturale certificati dall'advisor di Palazzo santa Lucia. Un disavanzo al quale si farà fronte in parte con il gettito fiscale delle aliquote regionali di Irpef e Irap e in parte con i fondi di affiancamento previsti dal piano di rientro dal deficit. In aggunta dovrebbero arrivare nelle casse di Palazzo Santa Lucia anche i 500 milioni del Fas per il ripiano deli disavanzi del 2008 e del 2009.

I CONTI DELLA REGIONE

E' stato presentato ieri in sala Giunta, alla presenza del presidente Stefano Caldoro, il bilancio di previsione 2011 e pluriennale 2011 – 2013.
     La sanità rappresenta, per il peso che ha sul bilancio regionale, per le implicazioni dirette sulla popolazione e per le complessità gestionali, l'area più delicata del bilancio.
     Nel corso del 2010 infatti, con la manovra finanziaria Legge 112/2010 e con la recente Legge di stabilità 2011, sono state approvate nuove disposizioni in materia di finanza pubblica che operano tagli ai trasferimenti agli enti territoriali e modificano il quadro delle regole di rispetto del patto di stabilità e delle sanzioni per gli Enti inadempienti.
     Tali nuove disposizioni non sono neutrali per la proposta di bilancio 2011 e del pluriennale 2011/2013 tanto più, se si tiene conto che la Campania, con lo sforamento del patto di stabilità nel 2009, sta completando il perfezionamento di alcune delle misure di rientro nei limiti del patto tra gli adempimenti previsti in caso di sforamento (Piano di stabilizzazione finanziaria).

IL PIANO DI RIENTRO

     Il piano di rientro dal disavanzo 2007-2009, stipulato il 13 marzo 2007 dal presidente della Regione con i Ministri dell'Economia e delle Finanze e della Salute, è soggetto ad attente verifiche trimestrali tra i soggetti firmatari.
     Con delibera del Consiglio dei Ministri del 28 luglio 2009, il presidente della giunta Stefano Caldoro è stato nominato commissario ad acta affiancato dal sub commissario Giuseppe Zuccatelli, per l'attuazione del piano di rientro (articolo 4 della legge n. 222 del 29 novembre 2007) in quanto a seguito delle verifiche di attuazione del Piano i ministeri vigilanti hanno valutato ancora non sufficienti le misure di ristrutturazione del servizio sanitario adottate dalla Regione, e ipotizzato rischi di tenuta dei conti connessi al notevole contenzioso in essere con i privati in materia di tetti di spesa.

LE TASSE

     Tra gli effetti di tale determinazione vanno segnalati: l'aumento della addizionale regionale Irpef e dell'aliquota Irap nella misura massima di legge, sacrificio introdotto per le Regioni in difficoltà con la legge finanziaria statale per il 2005 per responsabilizzare le Regioni rispetto al percorso di ristrutturazione e di riequilibrio economico e finanziario; percorso al quale il governo ha offerto, poi, un importante sostegno: per la Regione Campania il contributo statale di affiancamento residuo (considerando incassato il miliardo e 700 milioni sbloccati dal ministero) ammonta ad 1,3 miliardi, suddivisi tra gli esercizi dal 2006 al 2009.

I PIGNORAMENTI
 
     Il blocco nell'erogazione di risorse per complessivi 2,9 miliardi (vedi tabella) ha influenzato pesantemente la situazione complessiva della sanità e, indirettamente, dell'economia regionale, che è rimasta esposta all'aggressione dei creditori, che con le azioni di pignoramento, hanno resa difficilissima le gestione corrente.

FONDI DI AFFIANCAMENTO

     Recentemente si è ottenuto un primo allentamento di questi vincoli mostrando che la strategia di risanamento contenuta nel Piano di rientro dal disavanzo sanitario sta raggiungendo significativi traguardi.
     Nell'incontro tenutosi a Roma il 26 0ttobre 2010, gli atti adottati dal Commissario ad acta della Regione Campania sono stati oggetto di una ulteriore verifica sullo stato di attuazione del Piano di rientro dal disavanzo da parte del Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali con il Comitato per la verifica dei livelli essenziali di assistenza.
     Tavolo e Comitato, anche in funzione delle rilevanti azioni di risanamento adottate hanno valutato al contempo che sussistono le condizioni per procedere all'erogazione di una quota delle spettanze residue a tutto l'anno 2009 pari a 1.701 milioni di euro nella misura del 60 per cento per complessivi 1.021 milioni di euro e il restante 40 per cento (700 mln) subordinatamente ad ulteriori adempiment: entro il 31 dicembre 2010 per lo svincolo del 20 per cento 8340 mln) entro il 28 febbraio 2011 per lo svincolo del 10 per cento (170 mln) e il restante 10 per cento (170 mln) subordinatamente alla verifica positiva dell'equilibrio di bilancio in sede di verifica di cui all'art. 1 comma 174 della legge 311 del 2004 nonché alla verifica positiva degli adempimenti previsti per gli anni 2009 e precedenti compreso il recupero delle insufficienze e dei ritardi oggi segnalati in materia di sanità veterinaria e igiene degli alimenti.