8 febbraio 2012
Posto fisso?
La figlia del ministro Fornero ne ha due
di Redazione
Firenze. In una intervista di Nino Luca, pubblicata sul Corriere della Sera, la figlia del ministro al Lavoro Elsa Fornero, si è difesa dalle accuse che le sono state mosse nei giorni scorsi. Già, perchè dopo la condanna da parte del governo del "posto fisso", l'iopinione pubblica ha scoperto che Silvia Deaglio, di soli trentasette anni, ha un doppio lavoro, proprio nella stessa università di Torino dove prestano servizio sia il padre che la madre. Strano ma vero: sarà un caso? E' davvero troppo difficile da credere. Il giovane medico è ricercatrice in Oncologia e professore associato alla facoltà di Medicina dell’Università di Torino. Il suo secondo impiego, invece, è quello di responsabile della ricerca presso la Hugef, una fondazione molto attiva nel campo della genetica.
"Dietro l’incarico presso la Human genetics foundation (Hugef) - come ha spiegato Il Fatto Quotidiano - ci sarebbe ancora lo zampino di mamma. Solo perché la fondazione è stata creata dalla Compagnia di San Paolo di cui la Fornero era vicepresidente, dall’università torinese in cui insegnano i genitori e dal Politecnico di Torino il cui rettore era nel consiglio direttivo della Fondazione, fino a che non è diventato ministro dell’Istruzione con il nome di Francesco Profumo. Sarà che Torino è piccola. E che la figlia del ministro è l’incarnazione del ceto accademico e bancario della sinistra liberale sabauda".
"La ringrazio ma non voglio parlare di nulla. Con nessuno. Il mio curriculum è pubblico e non c'è nulla da aggiungere". Ha risposto così la dottoressa Deaglio al cronista del Corriere della Sera, prima di rilasciare una seppur breve, imprecisa e sommaria intervista. Nella quale, peraltro, non ha spiegato niente. "Non sono interessata a ribattere a persone che mi hanno condannata così, sulla base di un blog. Quindi ripeto: le mie pubblicazioni sono accessibili, il mio curriculum idem. Dopodiché io non devo giustificarmi di fronte al mondo", ha poi aggiunto.
Il posto fisso per lei era un illusione? "Credo che sia evidente dal mio curriculum che ho sempre lavorato sia in Italia che all'estero e che ho fatto parte di tutti gli step di una carriera accademica". Ovviamente è amareggiata? "Davvero non voglio parlarne. Perché non è che io sia dispiaciuta o pazzamente felice, è solo che non lo ritengo un argomento interessante. E spero - ha aggiunto la figlia del ministro Fornero - che prima o poi tutti questi lettori di blog lo ritengano meno interessante".
La Lega nord non ci sta
"Evidentemente l'arroganza e la supponenza è una dote naturale che si tramanda di madre in figlia o un vezzo che si assume quando si diventa professori troppo presto. Silvia Deaglio, l'ormai nota figlia del ministro del Welfare, non si dovrà certo giustificare di fronte al mondo per la sua fulminante carriera, ma almeno abbia il buon gusto di spiegare a quegli sfigati che non hanno i genitori a coprirgli le spalle come ha fatto a ottenere posti prestigiosi in così poco tempo". Lo ha affermato, in un intervento, il deputato della Lega nord, Davide Cavallotto.