Da sette anni insistiamo con petulanza per avere dall’ENPAM chiarezza, trasparenza, austerità e condivisione. Non abbiamo mai ottenuto assolutamente nulla, ci hanno sempre sdegnosamente ignorati. Finalmente qualcuno sta pensando di vederci un po’ e non si sa se ci riuscirà ed in ogni modo a che prezzo. Sarà un indagine con pesanti spese legali che andranno a carico dell’ente e cioè ancora a carico dei medici italiani.
Giustamente il Presidente dell’Ordine dei Medici di Milano Roberto Carlo Rossi ha chiesto le dimissioni immediate di Parodi e, quando ne ha dato l’annuncio all’Assemblea dell’Ordine tenutasi per combinazione la sera del 18/4 ha ricevuto dai medici di Milano presenti un consenso entusiasta.
Ma tutti quelli che hanno fatto parte della sua squadra per anni, Oliveti e Magagnino in testa devono assolutamente fare altrettanto, diciamo semplicemente per un motivo di logico buon senso: hanno condiviso i signorili compensi dei Consigli di Amministrazione, gli onori e i riconoscimenti, i pranzi e le cene ed ora non avranno la faccia tosta di lasciarlo solo!
Devono dimettersi proprio per lasciare libero campo alla giustizia di lavorare senza consentire il minimo sospetto di intorbidamenti e occultamenti. Devono poter esporre da fuori palazzo le loro buone ragioni e non devono nascondersi dietro il paravento della difesa degli interessi dei medici; proprio quegli interessi che sembrano ai giudici così ampiamente compromessi da una gestione quanto meno impropria, rischiosa e azzardata per un ente privato ma con la qualifica di organismo di diritto pubblico.
E poi vogliamo anche sperare che in assenza di questi personaggi aggrappati alla greppia come un moribondo alla cannetta dell’ossigeno, intenzionati a seguire il cattivo esempio del maestro che dopo 19 anni di un vitalizio presidenziale vorrebbe dirigere l’ENPAM anche dalla bara, vogliamo sperare dunque che siano avviate quelle iniziative di “rinnovazione” che insistentemente quanto inutilmente da oltre sette anni proponiamo: ineleggibilità degli ultrasettantenni, divieto di superare due mandati, incompatibilità con cariche direttive ordinistiche e sindacali. E perché non cominciare a pensare alla fusione delle amministrazioni di ENPAM e ONAOSI per avviare una politica previdenziale di austero risparmio e poter dare di più a giovani bisognosi, orfani o non?
Prof. Guido Caprio
SNAMI Esperienza
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