Gentili colleghi,
stamattina alla sede dell’ASL di Caserta, in via Unità d’Italia, in qualità di Responsabile per lo SNAMI per la Continuità Assistenziale, ho partecipato ad una riunione, prevista da molto tempo, con i Responsabili della SS.PP.PP. dell’Asl Caserta, avente per oggetto il problema della sorveglianza sanitaria ai medici di Continuità Assistenziale. Oltre ai suddetti Responsabili, era presente anche il Medico Competente dell’ASL. Di tale riunione è stato redatto un verbale che avrò cura di inviarvi appena mi sarà mandato per email.
Sinteticamente, il 7 Luglio ultimo scorso, lo SNAMI inviò a varie Autorità Sanitarie, sia dell’ASL che della Regione, un documento nel quale si chiedeva un incontro per conoscere il Documento di Valutazione dei Rischi (VDR) per le mansioni specifiche per il servizio di C.A. Tale documento nasceva dall’esigenza di rispondere ad una specifica richiesta, da parte del Servizio Sorveglianza Sanitaria dell’ex ASL Ce/2, di sottoporre a visita medica preventiva/periodica i colleghi di un presidio dell’ASL Caserta.
Nella riunione odierna, da un lato ho fortemente stigmatizzato il fatto che l’ASL all’incontro non abbia presentato il documento richiesto (VDR), verosimilmente perché non ne era in possesso, dall’altro, come si capirà meglio nel verbale redatto, l’ASL non ha provveduto, come da normativa vigente (D.Lgs 81/2008 e 106/2009), a informare i Rappresentanti Lavoratori e Sicurezza (RLS) circa la valutazione dei rischi lavorativi, di cui non fa parte nessun medico di guardia medica.
Si è convenuto, tuttavia, che la sorveglianza sanitaria è una conquista del mondo del lavoro e del mondo sindacale ed è obbligatoria per Legge, perché essa serve a tutelare il lavoratore e a prevenire i rischi di patologia lavoro-correlato (nel nostro caso, lo scrivente ritiene in particolare: stress da lavoro, lavoro notturno e rischio biologico). D’altra parte il datore di lavoro, nella fattispecie l’ASL, prima delle visite preventive e periodiche, avrebbe dovuto obbligatoriamente effettuare “informazione e formazione” ai lavoratori circa i rischi lavorativi e le normative che li regolano, in modo da evitare, come si è già verificato, che i medici si rifiutino di sottoporsi a visita medica.
Infine, si è convenuto di formare un tavolo tecnico nel quale finalmente partecipi un medico di guardia medica (invitando, oltre la nostra, anche le altre sigle sindacali), in modo da stilare delle linee guida, valevoli per tutti i medici e per tutta l’ASL. Vi terrò informati dei successivi sviluppi.
Un caloroso saluto
Antonio Merola