Niente commissariamento: almeno per ora.
Forse trovata, all'interno dell'ENPAM, una linea comune sulla modalità di gestione di circa 3 miliardi di titoli strutturati.
L'Ente si impegna, con il Ministro Sacconi, a far luce sull'intera questione che, peraltro, fino a pochi giorni fa veniva negata o minimizzata.
Il CdA annuncia altre eventuali azioni legali, ma questa volta contro chi ha fatto gli investimenti passati e non più contro coloro che hanno sollevato il problema e che, in precedenza, erano stati bollati quali pericolosi sovversivi nonchè perturbatori della pubblica quiete.
I medici però - al di là dei toni concilianti di qualche sidacato a vocazione "pompieresca" (peraltro direttamente presente, con il suo Segretario Nazionale, che è quindi men che mai "super partes" e più che mai "parte in causa", nel Consiglio dell'ENPAM) che, in un suo comunicato datato 11 giugno, "riafferma la propria fiducia all’operato del CdA dell'Ente" (per la serie "tutto va bene madama la marchesa") - vogliono vederci chiaro.