23 giugno 2011
Fp Cgil, la carenza di medici è una realtà
Ospedali e servizi territoriali sempre più sguarniti di personale e risorse, medici costretti a straordinari e a rinviare le ferie per garantire l'assistenza minima ai cittadini. Basta la realtà quotidiana a fare capire che la sanità italiana è sotto-organico. L'allarme è stato lanciato da Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil, in risposta a una dichiarazione del ministro della Salute, Ferruccio Fazio: «Fino a poco fa» spiega Cozza «sembrava che sarebbero mancati per i prossimi anni 17mila medici; ora il Ministro Fazio afferma che l'attuale soprannumero nell'organico - 4,1 medici per mille abitanti, contro una media Ocse di 3,3 - basterà a garantire il turn over per il futuro. Ma la realtà quotidiana è quella di ospedali e servizi territoriali pubblici sempre più sguarniti di personale e risorse, anche a seguito di una politica governativa di tagli e di blocco del turn over». Una situazione questa che costringe i medici «a fare sempre più straordinari e a rinviare le ferie, con il risultato che troppo spesso non riescono più a garantire i livelli essenziali di assistenza, peraltro fermi da un decennio. Basta girare negli ospedali e nei servizi territoriali pubblici per registrare i disagi di medici e cittadini». In questa situazione sono ancora più forti i timori per la preannunciata manovra del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, in arrivo proprio mentre è ancora aperta la ferita del richiamo dell'agenzia Moody's sul debito sovrano del nostro Paese, che rischia un declassamento del rating. Tanto più che, ricorda il sindacato, «da indiscrezioni giornalistiche la manovra potrebbe colpire ancora una volta la sanità: con sei miliardi di euro di tagli, rischia di essere devastante per tutti».