12 agosto 2011
Asl: I sindacati proclamano lo stato di agitazione
dei medici del 118
dei medici del 118
Lo avevano annunciato qualche giorno fa e ora sono passati dalle parole ai fatti. I sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione dei medici di Emergenza Sanitaria del 118 “in attesa delle procedure di conciliazione in Prefettura per decidere le iniziative più opportune non escluso lo sciopero”. La questione riguarda sempre la delibera dell’ASL BN che prevede una riorganizzazione del Servizio di Emergenza 118 “in contrasto – secondo i sindacati - con le disposizioni regionali e in difformità agli istituti contrattuali. L’Asl, infatti, con una disposizione del datore di lavoro ha stabilito anche una turnazione di servizio che per i sindacati comporterebbe uno sbilanciamento dei carichi di lavoro (soprattutto per il turno di notte). La decisione è maturata anche a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal commissario straordinario a mezzo stampa che aveva rivendicato come, tale organizzazione, andasse al contrario a tutelare gli stessi lavoratori.
Le sigle firmatarie della lettera inviata al Prefetto di Benevento, allo stesso Commissario Straordinario e alla Commissione di Garanzia dell’attuazione della Legge sullo sciopero nei Servizi Pubblici Essenziali, sono: SNAMI (con Alfredo Montefusco), FP-CGIL (con Felice Zinno), CISL MEDICI (con Giovanni Leone), UIL-Medici (con Maiella Donato), FVM-SMI (con Antonio Catalano), FESMED (con Antonio Rosa).
14 agosto 2011
Servizio 118, medici pronti allo sciopero:
«L’Asl rifiuta il dialogo, non ci resta altra strada»
BENEVENTO - Si inasprisce ogni giorno di più il conflitto tra medici e Asl sul riassetto del servizio di emergenza territoriale (118). I sindacati replicano con durezza alle dichiarazioni del commissario Giuseppe Testa, che ieri ha confermato in toto le ultime direttive aziendali e dichiarano lo stato di agitazione, prefigurando addirittura lo sciopero se la vertenza non dovesse risolversi.
Sei le firme in calce alla missiva indirizzata al Prefetto, Michele Mazza, allo stesso Testa e alla Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali: “La delibera 267 del 15 luglio scorso – dichiarano Fp-Cgil, Cisl Medici, Uil Medici, Fvm-Smi, Fesmed, Snami - prevede una riorganizzazione del Servizio di emergenza 118 in contrasto con le disposizioni regionali e in difformità agli istituti contrattuali. La Asl, con disposizione del datore di lavoro del 21 luglio, ha stabilito una turnazione di servizio con evidente sbilanciamento dei carichi di lavoro. Abbiamo chiesto al commissario straordinario della Asl, Giuseppe Testa, la revoca o la temporanea sospensione dei due provvedimenti e contestualmente, per rendere trasparente e costruttivo il confronto, abbiamo avanzato la richiesta di urgente incontro per evitare i riflessi negativi che i suddetti provvedimenti possono avere sull’efficacia delle prestazioni sanitarie. Dalle dichiarazioni del Commissario appare chiara la totale indifferenza rispetto alle questioni di merito da noi poste. Parole dalle quali non traspare la volontà di procedere ad una collaborazione fattiva. Le scelte unilaterali non lasciano spazio ad alcuna possibilità d’azione. Per cui – annunciano i sindacati – proclamiamo lo stato di agitazione dei medici di emergenza sanitaria del 118, in attesa delle procedure di conciliazione in Prefettura per decidere le iniziative più opportune, non escluso lo sciopero”.
Scontro dunque sempre più duro come confermano le dichiarazioni del presidente provinciale del Sindacato medici italiani (Smi), Antonio Catalano: “Prendiamo atto che il Commissario Testa dà ragione ai sindacati quando afferma che non corrisponde al vero che “attualmente” vi sono 4 medici nelle ore diurne e solo 1 medico nelle ore notturne. I sindacati non hanno mai contestato la turnazione attuale ma quella futura che, a partire da Settembre, dovrà conformarsi alla Disposizione del datore di lavoro in cui si prevede una turnazione con quattro medici in servizio nelle dodici ore diurne e un solo medico nelle 12 ore notturne, con incredibile sbilanciamento dei carichi di lavoro. I provvedimenti – aggiunge Catalano - sono percepiti dagli operatori come una sorta di accanimento persecutorio finalizzato ad accentrare maggiore potere e discrezionalità ai tecnici, senza tener conto della effettiva razionalizzazione del servizio”.
Critico anche il numero uno del Sindacato autonomi medici (Snami), Alfredo Montefusco: “Il Commissario, invece di rispondere alle contestazioni precise e articolate che dimostrano inequivocabilmente la difformità degli atti aziendali rispetto agli ordinamenti regionali, si limita ad affermare che il sistema dell’emergenza è articolato “conformemente alle disposizioni regionali 1570/2004 e DGRC 1268/2009”. Stupisce il rifiuto al confronto costruttivo e trasparente richiesto dai sindacati per limitarsi a generiche dichiarazioni a mezzo stampa”.
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COMUNICATO STAMPA
In merito agli interventi sulla stampa del Commissario Straordinario della ASL BN sul Servizio di Emergenza 118 si riporta la dichiarazione del Presidente Prov.le dello SNAMI Dott. Alfredo Montefusco (328.8146655):
Il Commissario Straordinario, invece di rispondere alle contestazioni precise e articolate che dimostrano inequivocabilmente la difformità degli atti aziendali rispetto agli ordinamenti regionali, si limita ad affermare che il sistema dell’emergenza è articolato “conformemente alle disposizioni regionali 1570/2004 e DGRC 1268/2009”. Stupisce il rifiuto al confronto costruttivo e trasparente richiesto dai Sindacati per limitarsi a generiche dichiarazioni a mezzo stampa.
f.to in originale
Dott. Alfredo Montefusco