CASERTA - Bocciato. Stavolta, senza remissioni e senza quella valvola di sopravvivenza che, in diverse circostanze, i collegi sindacali adibiti a controllare i conti degli enti pubblici più importanti di questa provincia hanno garantito ai mandarini di turno e ai politici a cui questi rispondevano.
Mala tempora currunt e dunque meglio dare l’idea di una rigidità, in un periodo in cui, si ha la sensazione, che le inchieste sui reati penali connessi alla pubblica amministrazione, a partire dalla corruzione, cresceranno esponenzialmente, riscattando i dati pubblicati ieri da Gian Antonio Stella nel suo editoriale sul Corriere della Sera tratti dagli studi di Trasparency. Dati, che indicano la caduta, sostanzialmente verticale degli arresti per corruzione, concussione e abuso d’ufficio, verificatasi negli ultimi venti anni.
E allora, il collegio dei revisori dell’Asl di Caserta, che l’anno scorso aveva scritto tutto il male del mondo dei bilanci e dei conti di questo ente, salvo poi formulare un via libera con riserva, quest’anno, con lo stesso presidente, Goffredo Del Vecchio da Casal di Principe, confermato a capo dell’organo di controllo, ha letteralmente ghigliottinato l’ultimo conto consuntivo pieno della gestione di Paolo Menduni, quello relativo all’anno 2013.
“Visti i risultati delle verifiche eseguite e tenuto conto delle considerazioni e raccomandazioni esposte, non attesta la corrispondenza del bilancio d’esercizio alle risultanze contabili e la non conformità dei criteri di valutazione del Patrimonio a quelli previsti dal codice civile e dalle altre disposizioni di legge, fatto salvo quanto diversamente disposto dal D. Lgs. n. 118/2011, il Collegio ritiene di esprimere un parere non favorevole al documento contabile esaminato” questo hanno scritto i revisori.
Gianluigi Guarino