Caro Giorgio,
sto seguendo sui giornali dedicati quanto sta succedendo in Lombardia a proposito dell'assistenza ai cronici: se ho ben capito ci sarebbero pseudo società di servizi a cui partecipano i medici di medicina generale con un budget assegnato dalla regione. A me sembra che molti di noi stiano finendo come i topi ammaliati dal pifferaio magico.
sto seguendo sui giornali dedicati quanto sta succedendo in Lombardia a proposito dell'assistenza ai cronici: se ho ben capito ci sarebbero pseudo società di servizi a cui partecipano i medici di medicina generale con un budget assegnato dalla regione. A me sembra che molti di noi stiano finendo come i topi ammaliati dal pifferaio magico.
Vedo in Campania come va a finire ogni anno con il budget dei centri accreditati: tra fine ottobre inizi novembre fine soldi ed assistenza a pagamento. Non è che le regioni vogliono scaricare su di noi ovvero su queste nuove aggregazioni i cronici deficit di pecunia? Quando sarà esaurito il budget assegnato chiuderemo le sedi o i pazienti ci dovranno pagare le prestazioni? In Campania sappiamo che esistono centri per l'ipertensione, per le cefalee, per la scoliosi, per non parlare di quelli per il diabete: tutto passa sopra le nostre teste senza che possiamo avere voce in capitolo.
Cautela, cautela! A mio avviso, solo con la trasformazione del nostro contratto da convenzionati a dipendenti (dal sondaggio leggo che la maggioranza si dichiara favorevole) potremo gestire al meglio le risorse. Fino a che saremo solo convenzionati ci dovremo sempre barcamenare anche perchè molte associazioni o coperative mediche sono nate più per quei pochi spiccioli che per riappropiarsi della professionalità. Per non parlare di chi è totalmente in balìa dei pazienti, impossibilitato ad proferire un qualche flebile no!
Non sarei tanto sicuro che il passaggio alla dipendenza possa essere considerato definitivamente precluso, lo si potrebbe barattare con questa maggiore assunzione di responsabilità.
Cosa ne pensi ?
Approfitto dell'occasione anche per augurarti Buon Natale e felicissimo Anno nuovo.
Approfitto dell'occasione anche per augurarti Buon Natale e felicissimo Anno nuovo.
Ciro Di Benedetto
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Caro Ciro,
il tuo discorso, purtroppo, non fa una grinza ed è il sintomo del malessere che travaglia la Medicina Generale.
Bismarck ebbe a definire, nel lontano 1863, la politica quale "arte del possibile".
Bismarck ebbe a definire, nel lontano 1863, la politica quale "arte del possibile".
Tale concetto è applicabile, a tutt'oggi, non solo alla politica ma anche al sindacalismo e noi dello SNAMI Campania, al momento - vigenti le leggi attuali, cioè quelle della Convenzione unica - siamo impegnati a livello regionale a difendere, con una trattativa irta di difficoltà, alcuni caposaldi, non solamente economici, della nostra professione.
In attesa quindi di una eventuale prospettiva di "dipendenza" cara a te e a molti altri colleghi, che giriamo al nostro Presidente Nazionale Angelo Testa, cerchiamo di fare un Accordo Regionale che, considerato anche il fatto che la nostra è una regione "commissariata" per debiti, sia, se non il migliore, almeno il "meno peggiore" possibile.
Con affetto e stima ricambio di cuore i tuoi auguri di un Santo Natale e di un sereno 2012.
Giorgio Massara