"Dal sacro Monte Kailash, nel Transhimalaya, oltre la linea delle piogge, discesi all'estremo del Capo Comorin, dove le acque di tre antichi mari si congiungono. Ed oggi so che in ambo gli estremi vi sono templi". (Miguel Serrano)

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martedì 8 febbraio 2011

Comunicato Stampa Congresso SNAMI Puglia





Puglia


Per combattere la burocrazia ci vuole la clinica

E’ questa una delle conclusioni cui si è giunti alla fine dei lavori del Congresso Regionale SNAMI Puglia, cui hanno partecipato non solo i medici pugliesi, ma anche una folta rappresentanza di altri professionisti provenienti da diverse regioni italiane.
A presiedere i lavori è stato chiamato dal dr. Chiodo (presidente pugliese), il dr. Angelo Testa, presidente nazionale dello SNAMI.
Sono intervenuti diversi politici ed amministratori, nonché il sindaco del capoluogo salentino dr. Paolo Perrone il quale ha rimarcato l’importanza degli enti locali nella gestione della Sanità.
Nella sua relazione congressuale, il dr. Chiodo, partendo da una denuncia secca rappresentata dal tema del congresso Salentino (“Studio medico o Agenzia dell Salute?”), ha inteso far capire anche ai generalisti più rassegnati che è il momento di tornare alla qualità delle prestazioni mediante le moderne tecnologie ovvero appropriandosi di strumenti e metodiche considerate specialistiche.
E’ stato rimarcato che è più utile puntare su modelli strutturali funzionali alla tutela della salute, piuttosto che farsi risucchiare gradualmente da logiche di bilancio sanitario spesso annunciate da accattivanti benefici o da intimidatorie sanzioni.
La proposta forte è venuta nel momento in cui i dirigenti pugliesi unanimemente hanno chiesto l’inserimento, in convenzione, di un articolato che dia specifiche competenze burocratiche al personale di studio che deve essere remunerato senza tetti, liberando così il medico di famiglia da ogni legaccio burocratico.
Un allarme finale è stato lanciato allorquando si è paventata l’ipotesi di un livellamento in basso della professione causato dall’esigenza della popolazione di rivolgersi al proprio medico per il disbrigo di pratiche e non per la diagnosi e la cura dei propri malanni. Qualora ciò si verificasse, è stato detto, la scelta del medico perderebbe le attuali connotazioni che premiano lo spessore intellettuale e scientifico del generalista .
In ultimo è stato a gran voce chiesta la presenza del medico nei momenti decisionali dell’Azienda Sanitaria soprattutto nella fase di elaborazione ed approvazione del budget aziendale e distrettuale sul modello di recente varato dalla Asl senese.
La presentazione della “Carta della professione di Generalista” ha fissato alcuni punti importanti di quello che i dirigenti della Puglia ritengono possa essere il ritratto del medico SNAMI, le cui connotazioni definitive saranno varate nell’ambito del congresso nazionale di fine maggio prossimo a Montecatini.
La Consulta Nazionale delle Regioni, organismo statutario SNAMI presieduto da Domenico Salvago e convocato sempre a Lecce a conclusione dei lavori congressuali, ha rimarcato la necessità di una politica a difesa della prerogative intellettuali della professione peraltro intaccate proprio dal certificato di malattia on line e dalle sempre crescenti incombenze legate alla verifica dello stato economico del paziente, piuttosto che di quello di salute.