Comunicazione sintetica sulla riunione effettuata con il Governatore della Campania Caldoro e con il Senatore Prof. Raffaele Calabrò presso la Regione Campania in data 19 luglio 2010 per presentazione Piano di riorganizzazione regionale Ospedaliero e del territorio.
Erano presenti Tutte le sigle Sindacali e Tutti i Presidenti degli Ordini dei Medici delle Province Campane.
Il Prof. Calabrò, senza fornire in formato cartaceo il piano di cui all'oggetto, ha delineato le linee guida che sottendono alla stesura dello stesso. La Sanità campana dovrà puntare su centri di eccellenza, nelle varie province, affiancate da strutture di supporto (Ospedali Aziendali) e 118 che dovranno fare rete. Diversi Ospedali verranno accorpati e molti riconvertiti. Questi ultimi resteranno nei disegni delle singole ASL che ne determineranno la loro sopravvivenza secondo le necessità territoriali e le opportunità di utilizzo guardando sempre con attenzione a obiettivi di risparmio. Vengono rimodulati ed accorpati vari ospedali storici nella città di Napoli e vengono, come detto, chiusi o accorpati vari ospedali nelle periferie delle povince campane. Tutto ciò si è reso necessario per determinare un ulteriore risparmio pari a 250 milioni di euro. Il piano è non eludibile se si vorrà accedere a fonti di finanziamento allo stato bloccati e se si vorrà evitare, dal 1° gennaio 2011, la introduzione di nuove tasse Regionali.
Gli intervenuti hanno commentato che se dovranno essere lacrime e sangue, ciò deve essere valido per tutti. Il territorio, nei loro rappresentanti, con il Sottoscritto per primo, ha rilevato nel piano solo una attenzione agli ospedali ed una reale assenza di programmazione per il territorio, da sempre indicato come luogo dove implementare risorse e infrastrutture. La comunicazione con presa d'atto virtuale di un piano non consegnato ai convenuti si è conclusa in tarda serata.
Commenti più precisi e definitivi credo si potranno effettuare quando entreremo ufficialmente in possesso del piano presentato.
Il Prof. Calabrò, senza fornire in formato cartaceo il piano di cui all'oggetto, ha delineato le linee guida che sottendono alla stesura dello stesso. La Sanità campana dovrà puntare su centri di eccellenza, nelle varie province, affiancate da strutture di supporto (Ospedali Aziendali) e 118 che dovranno fare rete. Diversi Ospedali verranno accorpati e molti riconvertiti. Questi ultimi resteranno nei disegni delle singole ASL che ne determineranno la loro sopravvivenza secondo le necessità territoriali e le opportunità di utilizzo guardando sempre con attenzione a obiettivi di risparmio. Vengono rimodulati ed accorpati vari ospedali storici nella città di Napoli e vengono, come detto, chiusi o accorpati vari ospedali nelle periferie delle povince campane. Tutto ciò si è reso necessario per determinare un ulteriore risparmio pari a 250 milioni di euro. Il piano è non eludibile se si vorrà accedere a fonti di finanziamento allo stato bloccati e se si vorrà evitare, dal 1° gennaio 2011, la introduzione di nuove tasse Regionali.
Gli intervenuti hanno commentato che se dovranno essere lacrime e sangue, ciò deve essere valido per tutti. Il territorio, nei loro rappresentanti, con il Sottoscritto per primo, ha rilevato nel piano solo una attenzione agli ospedali ed una reale assenza di programmazione per il territorio, da sempre indicato come luogo dove implementare risorse e infrastrutture. La comunicazione con presa d'atto virtuale di un piano non consegnato ai convenuti si è conclusa in tarda serata.
Commenti più precisi e definitivi credo si potranno effettuare quando entreremo ufficialmente in possesso del piano presentato.
Alfredo Montefusco
Vicepresidente regionale