"Dal sacro Monte Kailash, nel Transhimalaya, oltre la linea delle piogge, discesi all'estremo del Capo Comorin, dove le acque di tre antichi mari si congiungono. Ed oggi so che in ambo gli estremi vi sono templi". (Miguel Serrano)

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giovedì 23 settembre 2010

Il sindacato di Giuseppe Di Vittorio contro il pensionamento a 70 anni dei medici



Giuseppe Di Vittorio

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SANITA': DDL LAVORO; FP-CGIL, PENSIONAMENTO MEDICI A 70 ANNI

(ANSA) - ROMA, 20 SET - "Il famigerato 'Collegato lavoro' da domani all'esame del Senato contiene anche l'iniqua norma sul pensionamento a 70 anni per i medici, a danno dei precari e di chi non ha incarichi apicali". E' quanto afferma, in una nota, il segretario nazionale della Fp-Cgil medici, Massimo Cozza, precisando che nel ddl Lavoro "si prevede infatti la possibilita' per i medici pubblici di andare in pensione, su propria istanza, con 40 anni di contributi effettivi, ma senza oltrepassare i 70 anni di eta'. E poiche' quasi tutti i medici sono assunti dopo i 30 anni, questa legge di fatto introduce il pensionamento a 70 anni". Per Cozza, dunque, si tratterebbe di "un pugno allo stomaco per migliaia di precari che vedranno allontanarsi la stabilizzazione del rapporto di lavoro, specificando la norma che la permanenza in servizio non puo' dar luogo ad un aumento del numero dei dirigenti", e di "una porta chiusa in faccia a decine di migliaia di medici con incarichi professionali che vedono maggiormente preclusa la possibilita' di carriera".
Secondo il sindacalista della Fp-Cgil "appare infatti ovvio che sceglieranno i 70 anni i medici con incarichi apicali, penalizzando chi, anche a 55/65 anni continua a svolgere turni di guardia, notturni e festivi". Inoltre, aggiunge, nel testo "non risulta neanche eliminata la rottamazione arbitraria da parte dell'azienda nei confronti dei medici con 40 anni di contributi compresi i riscatti. E la possibilita' del biennio dopo i 65 anni viene soppressa". In sostanza, e' la tesi del leader dei medici Cgil, ci troviamo di fronte "a un paradosso dell'iniquita', ben visibile nei 10 anni di differenza tra chi puo' essere prepensionamento obbligatoriamente dall'azienda anche a 60 anni di eta', come voluto da Brunetta, e tra chi potra' scegliere di rimanere in servizio fino a 70 anni, opera di Sacconi. Una vergogna che la Fp-cgil continuera' a contrastare in tutti i modi possibili, a partire dalla partecipazione al presidio della Cgil di domani alle 15 al Senato".(ANSA).


LAVORO: CGIL MEDICI, NORMA PENSIONE A 70 ANNI PENALIZZA PRECARI SSN = DOMANI PRESIDIO DAVANTI AL SENATO

Roma, 20 set. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - La Cgil medici dice no al 'collegato lavoro', il disegno di legge sul lavoro da domani all'esame del Senato. Per il sindacato, che domani partecipera' al presidio organizzato dalla Fp Cgil davanti a Palazzo Madama, il Ddl contiene infatti "l'iniqua norma" sul pensionamento a 70 anni per i medici. Norma che - per il segretario nazionale della Cgil medici, Massimo Cozza - va "a danno dei camici bianchi precari e di chi non ha incarichi apicali".
"Il Ddl - sottolinea in una nota Cozza - prevede la possibilita' per i medici pubblici di andare in pensione, su propria istanza, con 40 anni di contributi effettivi, ma senza oltrepassare i 70 anni di eta'. E poiche' quasi tutti i medici sono assunti dopo i 30 anni, questa legge di fatto introduce il pensionamento a 70 anni".
Per Cozza, questa norma e' quindi "un pugno allo stomaco per migliaia di precari che vedranno allontanarsi la stabilizzazione del rapporto di lavoro", dal momento che la legge specifica che "la permanenza in servizio non puo' dar luogo a un aumento del numero dei dirigenti". E' quindi "una porta chiusa in faccia a decine di migliaia di medici con incarichi professionali che vedono maggiormente preclusa la possibilita' di carriera. Appare infatti ovvio - spiega Cozza - che sceglieranno i 70 anni i medici con incarichi apicali, penalizzando chi, anche a 55-65 anni continua a svolgere turni di guardia, notturni e festivi". (segue)
(Com-Fed/Zn/Adnkronos)


LAVORO: CGIL MEDICI, NORMA PENSIONE A 70 ANNI PENALIZZA PRECARI SSN

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Ma non e' solo la norma sul pensionamento a 70 anni a far storcere la bocca alla Cgil medici. "Non risulta neanche eliminata - sottolinea Cozza - la rottamazione arbitraria da parte dell'azienda nei confronti dei medici con 40 anni di contributi compresi i riscatti. La possibilita' del biennio dopo i 65 anni viene soppressa".
Per il segretario nazionale, "il paradosso dell'iniquita' sta nei 10 anni di differenza tra chi puo' essere mandato in prepensionamento obbligatoriamente dall'azienda anche a 60 anni di eta', come voluto da Brunetta, e tra chi potra' scegliere di rimanere in servizio fino a 70 anni, opera di Sacconi".
"Una vergogna - conclude Cozza - che la Fp Cgil medici ha da subito denunciato e che continuera' a contrastare in tutti i modi possibili, insieme alla battaglia piu' generale del sindacato contro tutto il provvedimento, a partire dalla partecipazione al presidio della Cgil domani alle 15 al Senato".
(Com-Fed/Zn/Adnkronos)


SANITA'. DDL LAVORO, FP CGIL: VERGOGNA MEDICI IN PENSIONE 70 ANNI

(DIRE) Roma, 20 set. - "Il famigerato collegato lavoro, da domani all'esame del Senato, contiene anche l'iniqua norma sul pensionamento a 70 anni per i medici, a danno dei precari e di chi non ha incarichi apicali". Lo ricorda Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici. "Si prevede infatti la possibilita' per i medici pubblici di andare in pensione, su propria istanza, con 40 anni di contributi effettivi, ma senza oltrepassare i 70 anni di eta'. E poiche' quasi tutti i medici sono assunti dopo i 30 anni, questa legge di fatto introduce il pensionamento a 70 anni". Si tratta, prosegue il sindacalista, di "un pugno allo stomaco per migliaia di precari che vedranno allontanarsi la stabilizzazione del rapporto di lavoro, specificando la norma che la permanenza in servizio non puo' dar luogo ad un aumento del numero dei dirigenti. E' una porta chiusa in faccia a decine di migliaia di medici con incarichi professionali che vedono maggiormente preclusa la possibilita' di carriera".
Cozza evidenzia che "appare ovvio che sceglieranno i 70 anni i medici con incarichi apicali, penalizzando chi, anche a 55/65 anni continua a svolgere turni di guardia, notturni e festivi.
Non risulta neanche eliminata la rottamazione arbitraria da parte dell'azienda nei confronti dei medici con 40 anni di contributi compresi i riscatti. La possibilita' del biennio dopo i 65 anni viene soppressa. Il paradosso dell'iniquita' sta nei 10 anni di differenza tra chi puo' essere prepensionamento obbligatoriamente dall'azienda anche a 60 anni di eta', come voluto da Brunetta, e tra chi potra' scegliere di rimanere in servizio fino a 70 anni, opera di Sacconi".
Insomma, "una vergogna che la Fp Cgil Medici ha da subito denunciato e che continuera' a contrastare in tutti i modi possibili, insieme alla battaglia piu' generale della Cgil contro tutto il provvedimento, a partire dalla partecipazione al presidio della Cgil domani alle 15 al Senato".


SANITA': CGIL MEDICI, IN DDL LAVORO VERGOGNA PENSIONE A 70 ANNI

(AGI) - Roma, 20 set. - "Il famigerato 'Collegato lavoro' da domani all'esame del Senato contiene anche l'iniqua norma sul pensionamento a 70 anni per i medici, a danno dei precari e di chi non ha incarichi apicali. Si prevede infatti la possibilita' per i medici pubblici di andare in pensione, su propria istanza, con 40 anni di contributi effettivi, ma senza oltrepassare i 70 anni di eta'. E poiche' quasi tutti i medici sono assunti dopo i 30 anni, questa legge di fatto introduce il pensionamento a 70 anni". Lo sottolinea la Cgil Medici, secondo cui tale norma e' "un pugno allo stomaco per migliaia di precari che vedranno allontanarsi la stabilizzazione del rapporto di lavoro, specificando la norma che la permanenza in servizio non puo' dar luogo ad un aumento del numero dei dirigenti. E' una porta chiusa in faccia a decine di migliaia di medici con incarichi professionali che vedono maggiormente preclusa la possibilita' di carriera. Appare infatti ovvio che sceglieranno i 70 anni i medici con incarichi apicali, penalizzando chi, anche a 55/65 anni continua a svolgere turni di guardia, notturni e festivi. Non risulta neanche eliminata la rottamazione arbitraria da parte dell'azienda nei confronti dei medici con 40 anni di contributi compresi i riscatti. La possibilita' del biennio dopo i 65 anni viene soppressa. Il paradosso dell'iniquita' sta nei 10 anni di differenza tra chi puo' essere prepensionamento obbligatoriamente dall'azienda anche a 60 anni di eta', come voluto da Brunetta, e tra chi potra' scegliere di rimanere in servizio fino a 70 anni, opera di Sacconi. Una vergogna - conclude la nota - che la FPCGIL Medici ha da subito denunciato e che continuera' a contrastare in tutti i modi possibili, insieme alla battaglia piu' generale della CGIL contro tutto il provvedimento, a partire dalla partecipazione al presidio della CGIL domani alle 15 al Senato". (AGI)


20-09-10
LAVORO: COZZA (CGIL), IN DDL ANCHE VERGOGNA MEDICI IN PENSIONE A 70 ANNI

(ASCA) - Roma, 20 set - ''Il famigerato 'Collegato lavoro' da domani all'esame del Senato contiene anche l'iniqua norma sul pensionamento a 70 anni per i medici, a danno dei precari e di chi non ha incarichi apicali. Si prevede infatti la possibilita' per i medici pubblici di andare in pensione, su propria istanza, con 40 anni di contributi effettivi, ma senza oltrepassare i 70 anni di eta'. E poiche' quasi tutti i medici sono assunti dopo i 30 anni, questa legge di fatto introduce il pensionamento a 70 anni''.
Lo afferma Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici, precisando che si tratta di ''un pugno allo stomaco per migliaia di precari che vedranno allontanarsi la stabilizzazione del rapporto di lavoro, specificando la norma che la permanenza in servizio non puo' dar luogo ad un aumento del numero dei dirigenti. E' una porta chiusa in faccia a decine di migliaia di medici con incarichi professionali che vedono maggiormente preclusa la possibilita' di carriera'', aggiunge.
''Appare infatti ovvio - prosegue Cozza - che sceglieranno i 70 anni i medici con incarichi apicali, penalizzando chi, anche a 55/65 anni continua a svolgere turni di guardia, notturni e festivi. Non risulta neanche eliminata la rottamazione arbitraria da parte dell'azienda nei confronti dei medici con 40 anni di contributi compresi i riscatti. La possibilita' del biennio dopo i 65 anni viene soppressa. Il paradosso dell'iniquita' sta nei 10 anni di differenza tra chi puo' essere prepensionamento obbligatoriamente dall'azienda anche a 60 anni di eta', come voluto da Brunetta, e tra chi potra' scegliere di rimanere in servizio fino a 70 anni, opera di Sacconi''.
''Una vergogna - conclude - che la FPCGIL Medici ha da subito denunciato e che continuera' a contrastare in tutti i modi possibili, insieme alla battaglia piu' generale della CGIL contro tutto il provvedimento, a partire dalla partecipazione al presidio della CGIL domani alle 15 al Senato''.