Torino 28 settembre ’10
Cari colleghi, in qualità di segretario regionale della FIMMG, mi sento profondamente amareggiato nel comunicarvi che sono oggetto di uno sconcertante tentativo di sfiducia messo in atto da un’oligarchia del nostro sindacato, che difende gli interessi di pochi a scapito di molti.
In quanto rappresentante regionale di oltre 2000 medici iscritti alla FIMMG, e nell’interesse degli oltre 3400 medici di famiglia piemontesi, sento il dovere di denunciare la volontà di alcuni dirigenti del nostro sindacato, di sfiduciarmi nel tentativo di tenere in vita l’impianto economico relativo alla sperimentazione dei Gruppi di Cure Primarie, da me stesso precedentemente firmato.
Ora è diventato chiaro che non vi sono né vi potranno essere in futuro le risorse per estendere a tutti (medici e cittadini del Piemonte ) tale forma di assistenza.
Sensibile alle lamentele della base ed ai dubbi espressi da alcuni membri del consiglio provinciale, dubbi peraltro ignorati dal segretario provinciale di Torino, non mi sono più sentito di sostenere un impegno di risorse pari a oltre 10 milioni di euro, ripartiti tra soli 144 medici, fortemente privilegiati, essendo così gli eventuali vantaggi assistenziali limitati ad una parte minima (meno del 4%) della popolazione piemontese.
Una diversa distribuzione delle risorse oltre a permettere la costituzione di un maggior numero di gruppi di cure primarie con mansioni rivedute, avrebbe consentito di assumere nuovamente personale per i nostri studi e l’opportunità, per tutti coloro che l’avessero voluto, del passaggio alla medicina in rete o in gruppo consentendo una crescita più omogenea per la categoria.
Un ulteriore pretesto, utilizzato come motivazione per la sfiducia nei miei confronti, è la presunta incompatibilità tra la mia carica di segretario regionale FIMMG e l’incarico tecnico, non retribuito, di referente di un gruppo di lavoro relativo alla medicina generale, a supporto dell’attuale giunta regionale e dell’ARESS (Agenzia Regionale Servizi Sanitari)
Devo peraltro far presente come un ben rimunerato (€. 21.600 annui) incarico di consulenza nella stessa ARESS, non sia stato considerato incompatibile per ben tre dei firmatari della lettera di sfiducia nei miei confronti (tutti con cariche nella segreteria di Torino e tutti e tre facenti parte dei 22 GCP retribuiti).
Ritengo che partecipare in modo attivo ad un gruppo di lavoro che dà consulenza a chi programma la Sanità nella nostra Regione dia, al Sindacato che rappresento, un’importante opportunità per esprimere al meglio le proprie progettualità.
Pur avendo ottenuto da parte della Regione un incarico utile alla categoria ed anche un’apertura per una ridefinizione del progetto Gruppi di Cure Primarie che potesse portare ad una soluzione più equa, efficace e percorribile, pressato allo scontro da chi, nei fatti, ha il solo scopo di difendere gli interessi di pochi, mi si ingiunge di dimettermi.
Sento pertanto il dovere di indicare a tutti gli iscritti la necessità di scelte più giuste e trasparenti per il futuro e mi riprometto di continuare, nei modi e con i ruoli che mi saranno consentiti , a difendere gli interessi di tutti noi.
Dr. Giulio Titta
Segretario Regionale FIMMG
Dr. Giulio Titta
Segretario Regionale FIMMG