"Dal sacro Monte Kailash, nel Transhimalaya, oltre la linea delle piogge, discesi all'estremo del Capo Comorin, dove le acque di tre antichi mari si congiungono. Ed oggi so che in ambo gli estremi vi sono templi". (Miguel Serrano)

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martedì 16 novembre 2010

Verbale della "Giornata di studio regionale sul Progetto ME.di.CO. SNAMI Campania"

     In data 13 novembre 2010 si è tenuto in Telese Terme, presso l'Hotel il Cigno, la giornata di studio regionale sul tema: “Progetto Me.di.Co: organizzazione territoriale e valutazione dell'impatto economico nelle varie provincie campane”.
     Ha introdotto i lavori il presidente regionale SNAMI Campania Giorgio Massara, che ha illustrato le varie finalità del progetto, anche alla luce della rivalutazione della medicina del territorio da parte dell'ente Regione campania, seguito dal dott. Pasquale Orlando, ideatore del progetto ME.di.CO, che ha messo in evidenza alcune criticità interpretative del progetto stesso, che deve assolutamente non mettere in conflitto gli operatori della medicina generale (MMG e CA), ma integrarli nelle varie mansioni operative, anche con la messa in rete dei dati sanitari degli utenti. Inoltre si è convenuto nel far decollare il progetto soprattutto nelle aree disagiate, in cui non sarebbero realizzabili le UCCP e private, attualmente, anche di alcune strutture ospedaliere chiuse dal piano di rientro.
     Filomena Di Benedetto, presidente provinciale SNAMI Avellino, che ha tenuto una relazione sul tema al recente Workshop diMassa Lubrensa condividendo l'importanza del progetto medico, non concorda sulla realizzazione del servizio diurno della continuità assistenziale perchè si potrebbe avere un doppione dell'attività del medico di medicina generale. Non presenta i dati utili a quantizzare l'impatto economico del progetto nella sua provincia.
     Assuero Musco responsabile del settore continuità assistenziale SNAMI Benevento illustra i costi relativi all'organizzazione del progetto a Benevento, quantificandolo, per il personale medico, in 7.996.153 euro, con un incremento della spesa aziendale di 2.996.153 euro, cifra questa conveniente in quando si spende più del doppio per la gestione dei codici bianchi e verdi presso i servizi di pronto soccorso ospedalieri.
     Antonio Merola, responsabile del settore continuità assistenziale SNAMI Caserta, riferisce che la sola Azienda Ospedaliera di Caserta effettua (mediamente) 62.000 prestazioni all’anno di Pronto soccorso: Di queste, circa 8.000 sono codici gialli e rossi (prestazioni seguite da ricoveri)e circa 54.000 sono codici verdi e bianchi. Le risorse allocate per tutti i codici sono quantizzabili 3.500.000 euro e pari a 56,45 euro a prestazione.
     L’ASL Caserta ha 12 Distretti Sanitari. Con l'attivazione di un ambulatorio distrettuale . per ogni Distretto, e di almeno altri 10 per le zone disagiate , si potrebbero avere circa 20 ambulatori , con un incremento di spesa da parte dell'azienda di 2.700.000 euro annui. Intercettando tutti i codici verdi e bianchi della sola azienda ospedaliera di Caserta, l’ASL risparmierebbe in compenso circa 300.000 euro. Il risparmio di spesa è certamente maggiore se si intercettano le spese relative anche ai presidi ospedalieri di Aversa, S.Maria C.V., e Maddaloni.
     Tra i partecipanti ai lavori Maurizio Loconte e Raffaele Sellitto, medici di famiglia dell’avellinese e del salernitano e il neoeletto rappresentante dei medici precari di Benevento Mario Feleppa.
     Sono ancora in elaborazione i dati delle province di Salerno, il cui referente è stato impedito di partecipare all'incontro per motivi di salute, di Avellino e di Napoli.

Verbale a cura di

Assuero Musco
Antonio Merola