come vi sarete accorti dalle buste paga del mese di novembre 2010, la ASL di Caserta ha ridotto la quota prevista per le medicine in associazione ( in rete e in medicina di gruppo) e per i collaboratori di studio ( infermieri, segretarie ecc.), riportandola a quella prevista del vigente ACN Regionale ( II AIR Campania , art. 40 , comma 4 e 5 per le associazioni e ex art.45 lettere B4 e B5 per i collaboratori di studio e gli infermieri).
Tale decurtazione è avvenuta sulla base di un interpretazione, unilaterale, dell’art.59, lettera B, comma 8 e 9; che recitano:
8. “I compensi relativi alla medicina in rete, alla medicina di gruppo, e le indennità relative al personale di studio e all’infermiere professionale sono corrisposti nella misura e nei tempi di cui ai commi 4, 6 e 7 quando nella Regione non siano state superate le rispettive percentuali, da calcolarsi sugli assistiti complessivi della Regione, nella seguente misura:
a) il 12% per la medicina di gruppo;
b) il 9% per la medicina di rete;
c) il 40% per il collaboratore di studio;
d) il 8% per l’infermiere professionale.
9. Nel caso in cui, alla data di entrata in vigore del presente Accordo, la percentuale di una o più delle voci di spesa di cui ai commi 4, 6 e 7 sia superiore a quella prevista nel precedente comma 8, le risorse complessivamente impegnate continuano ad essere utilizzate secondo quanto previsto dagli Accordi regionali in vigore e continua ad essere riconosciuto ai medici interessati quanto previsto da tali accordi regionali o dal DPR 270/200.”
Secondo la ASL le percentuali indicate dal comma 8) sono state superate, e, pertanto, si ritorna al pagamento previsto dal DRP 270/200 ; da qui la decurtazione effettuata, tra l’altro, senza nessun atto deliberativo che giustifichi tale esecuzione.
Lo SNAMI, assieme alle altre OO.SS., ha chiesto ed ottenuto la riunione di un Comitato Aziendale ad hoc, che si è riunito in data 02 dicembre 2010. A tale Comitato hanno partecipato il Presidente Provinciale e il Dr D’Addio Filippo, Responsabile provinciale per l’Assistenza Primaria.
In tale sede la componente aziendale ha portato a giustificazione di tale decurtazione il fatto che essa è stata già fatta dalle AASSLL di Napoli da due tre mesi a questa parte, sulla base dell’interpretazione sopra accennata e, addirittura, si prospetta l’ipotesi di un recupero delle somme versate da cinque anni a questa parte.
Lo SNAMI ha dichiarato , e fatto mettere a verbale, che la interpretazione dell’art. 59 è da intendersi come un superamento delle percentuali previste dagli accordi regionali (.. nella Regione non siano state superate le rispettive percentuali….) aumentate delle percentuali previste dallo stesso comma, per singola voce. Ha chiesto, quindi, di conoscere la percentuale esatta , di popolazione assistibile, sulla quale sono stati concessi i relativi compensi e se l’Azienda sia in grado di indicare quale sia la percentuale, sempre divisa secondo le voci suddette, su scala regionale, visto che, a suo tempo, la regione ha dato indicazione di calcolare le suddette percentuali su scala Aziendale. Infatti solo conoscendo la percentuale, prevista dal vigente accordo regionale di medicina generale ( ex art. 40 e art. 45) si può calcolare, secondo lo SNAMI, se tali percentuali , incrementate di quelle previste dall’Art. 59 dell’Accordo nazionale vigente, siano state superate. Nel frattempo ha diffidato l’Azienda nel continuare nella decurtazione.
La componente aziendale ha risposto che porterà al prossimo comitato aziendale , concordato per giovedì 09 dicembre 2010, tali percentuali, per consentire un riscontro.
Ormai siamo al caos più completo. La Regione, in maniera surrettizia, attraverso le Aziende “mette le mani in tasca” ai MMG in associazione e che usano dei collaboratori di studio e/o gli infermieri, proprio mentre si osanna e si esalta il territorio e la sua funzione che, nei fatti, viene depotenziato con simili decurtazioni. E’ inammissibile tale comportamento, alla vigilia di un rinnovo di Accordo regionale che, in partenza, già ci vede penalizzati con un interpretazione , ad avviso della scrivente, alquanto criticabile, sia nella sostanza che nei modi.
Senza nessun preavviso si “taglia” in maniera trasversale, colpendo, in un momento di congiuntura economica sfavorevole, proprio quelle associazioni che danno, giornalmente, un servizio utile alla popolazione. E’ evidente il momento di “disorientamento” politico della Regione che, suo malgrado, si trova a gestire una situazione economica tragica ma che non può far ricadere sull’anello più debole dell’assistenza sanitaria.
Le associazioni con questa interpretazione si troveranno in grave difficoltà economica e, considerando il notevole aumento del costo della vita negli ultimi cinque anni, saranno costrette a rifare i conti, se dovesse prevalere una simile impostazione, con ricadute certamente negative in termini di assistenza e occupazionali.
Comunque lo SNAMI sta già intraprendendo i passi necessari per la difesa dei legittimi interessi della Categoria.
Vi diamo appuntamento al prossimo Comitato Aziendale previsto per il 09 dicembre prossimo.
Cordiali Saluti
Dr Pasquale Orlando – Presidente Provinciale
Dr Filippo D’Addio – Responsabile Provinciale Assistenza Primaria