COMUNICATO STAMPA
Finito il braccio di ferro tra i Medici di Medicina generale e la Regione Lazio
Oggi in una riunione del Comitato Regionale per la Medicina generale si è finalmente conclusa la prima parte di un confronto molto aspro tra i MMG del Lazio e l’Amministrazione per il mancato rispetto, da parte degli organismi regionali, di quanto sottoscritto nel dicembre scorso. I Sindacati avevano dichiarato uno sciopero, anche se con modalità e tempi diversi; lo SNAMI, come dichiarato nell’ultimo Comitato aspettava il segnale di rispetto degli impegni assunti dalla Direzione regionale. La presentazione di due Decreti Commissariali, nella riunione odierna, ha sbloccato il momento critico nella Sanità regionale: uno sciopero che avrebbe messo in difficoltà l’attuale Giunta.
I due atti amministrativi riguardano:
1) il riconoscimento delle forme associative di MMG e le Unità di cure primarie, organizzate in base ad una Determina regionale del novembre 2009; sulla base di ciò verranno pagati tutti i Medici che hanno impegnato risorse per organizzare meglio l’attività degli studi medici, con apertura per otto e più ore al giorno, in alcuni casi senza aver percepito quanto stabilito più di un anno e mezzo fa;
2) ampliamento del periodo di validità della ricetta, per prestazioni diagnostiche, per un anno: dalla compilazione della stessa alla data di erogazione della prestazione.
Inoltre sono state concordate le modalità per l’attivazione delle linee ADSL che la Regione metterà a disposizione dei MMG, con due diversi gestori, e dalla prossima settimana inizieranno i test per la messa a punto del Programma SISMED che potrà essere utilizzato dai Medici interessati, con l’utilizzo della cartella clinica realizzata da LAit.
Conclusa questa prima fase, che la Regione Lazio tardava a rendere attuativa, lo SNAMI ha richiesto l’attivazione dei tavoli tecnici regionali per definire le operatività dei MMG laziali ed avviare un confronto sulla ridefinizione dell’organizzazione della Medicina territoriale. Deve inoltre iniziare il confronto tra le parti, in base a quanto previsto dall’ACN, e definire quale direzione intende attuare la Regione discutendo dell’AIR nell’apposito tavolo politico, che tutte le OOSS hanno richiesto di attivare al più presto.
Giuseppe Di Donna
1 giugno 2011