8 luglio 2011
Anche i medici del territorio appoggiano la protesta
Continuano le adesioni alla mobilitazione contro la Manovra, che ora vede schierati, al fianco dell'Intersindacale della dirigenza, anche i medici del territorio. Dopo la Fimmg, è stata la volta del Sumai-Assoprof, il sindacato unico della medicina ambulatoriale e delle professionalità dell'area sanitaria, che ieri ha proclamato lo stato di agitazione, mentre lo Snami, già in stato di agitazione per la questione dei certificati online, ha ribadito ancora una volta di essere pronto allo sciopero. «La manovra economica penalizza i medici e il Servizio sanitario nazionale» così il segretario nazionale del Sumai-Assoprof, Roberto Lala. «Occorre considerare che nella convenzione risiede l'architettura normativa dell'organizzazione dei professionisti sul territorio. Bloccarla, significa arrestare il processo di revisione della sanità territoriale». «Sarebbe la prima volta » è il commento di Angelo Testa, presidente Snami, «che si avvia una forma di protesta davvero totale. La mia speranza è che medici dell'ospedale e del territorio e, in generale, tutto il comparto della Sanità trovino unità e compattezza per rivendicare un diritto che è di tutti gli operatori del settore e per difendere il bene più grande, che è la salute dei cittadini». Intanto dall'Anaao Assomed arriva la risposta a Renato Brunetta, ministro della Pa, che in una conferenza stampa aveva rassicurato sul fatto che «i salari non perderanno potere di acquisto». «La finanziaria estiva» è il commento del segretario nazionale, Costantino Troise, «prolunga a 5 anni (o 8?) il blocco triennale dei contratti disposto nel 2010, mentre l'inflazione ha ripreso a correre (2,7% su base annua a giugno e 13% nel 2010-2014). Tra blocco di contratto e fondi aziendali, congelamento degli stipendi, prelievo forzoso, scippo dell'esclusività si può ipotizzare una perdita del potere d'acquisto non inferiore al 20% nel periodo 2010-2014. Senza contare le conseguenze previdenziali che, lunghe quanto l'aspettativa di vita, portano il danno vicino ai 50mila euro».