15 settembre 2011
A vuoto il tentativo di conciliazione con l'Asl
Confermato lo stato di agitazione
Nessuna schiarita, i medici del 118 annunciano:
“Sarà sciopero”
I sindacati: "L'intransigenza dell'Azienda inciderà negativamente sulle prestazioni"BENEVENTO - Non è arrivata l'attesa schiarita dal confronto tra i medici del servizio di emergenza (118) e il commissario dell'Asl, Giuseppe Testa. I medici dunque confermano lo stato di agitazione e preannunciano lo sciopero. A darne notizia in una nota congiunta indirizzata al Prefetto sono i segretari provinciali dei sindacati Snami (Alfredo Montefusco), Fp-Cgil (Felice Zinno), Cisl medici (Giovanni Leone), Fvm-Smi (Antonio Catalano), Fesmed (Antonio Rosa): “A seguito dell’incontro con il commissario straordinario della ASL, avv. Giuseppe Testa, tenutosi in data 9 settembre 2011 per discutere sulla riorganizzazione del servizio di emergenza “118” - riferiscono i sindacati - non è emersa alcuna possibilità di conciliazione sugli argomenti trattati. Il commissario straordinario, senza tenere in alcuna considerazione le motivazioni della protesta, non ha ritenuto opportuno procedere alla sospensione della delibera n. 267 del 15 luglio 2011 e della disposizione del datore di lavoro n. 99059 del 21 luglio 2011. Si prende atto che da parte dell’Azienda non sussiste alcun ragionevole sforzo per sanare le difformità evidenziate sugli atti contestati e per i quali era stata richiesta l’attivazione delle procedure di raffreddamento e conciliazione. L’intransigenza dimostrata dalla parte pubblica suscita allarme per l’ostinata difesa di provvedimenti che andranno ad incidere negativamente sull’erogazione delle prestazioni di emergenza sanitaria 118. Suddetto atteggiamento e l’indifferenza a proposte alternative hanno indotto le scriventi organizzazioni sindacali a far verbalizzare in sede d’incontro il mantenimento dello stato di agitazione con preavviso dello sciopero dei medici dell’emergenza sanitaria del 118 della Asl di cui sarà data successiva comunicazione ai sensi delle norme sull’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali”.