"Dal sacro Monte Kailash, nel Transhimalaya, oltre la linea delle piogge, discesi all'estremo del Capo Comorin, dove le acque di tre antichi mari si congiungono. Ed oggi so che in ambo gli estremi vi sono templi". (Miguel Serrano)

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lunedì 27 agosto 2012

lettera del collega Giovanni Iuliano, articolo de "Il Messaggero", Nota Redazionale e considerazioni di Alfredo Montefusco

          Carissimi,

     come si evince da "il Messaggero" del 26 agosto 2012 pag. 3, sembra che il nobile ed efficiente rinnovamento del SSN, venga divulgato come una punizione nei confronti di un medico di famiglia ritenuto volpone e latitante, nonché etichettato, nell'imminenza di un Addio, " vecchio amico di famiglia..solitario..irreperibile": ma come si permettono di diffondere giudizi arbitrari e denigratori, verso coloro che svolgono lavoro collegiale con colleghi ospedalieri, specialisti ambulatoriali ASL, 118, mantenendo peraltro costanti contatti con i pazienti, anche telematicamente ed indipendentemente dall'orario di studio o dal giorno feriale?
     Forse questi "signori" non sanno che il "vecchio amico..solitario" è sottoposto ad un carico di lavoro pressante, eseguito tuttavia con piacere, perché il benessere del paziente costituisce la gratificazione per il suo operato, condiviso talvolta con altri colleghi in piacevoli confronti professionali.
     Forse i "signori" non sanno che il "vecchio amico...solitario" è in costante contatto con l'ASL per definire i servizi necessari a particolari pazienti, stabilendo e condividendo iniziative con i colleghi dell'ASL stessa.
     Ed in ragione di questa professionalità, il "vecchio amico di famiglia" sarà fiero di far parte dell'H24 concepito per le finalità preposte, e sorride per la banale speculazione da parte di chi calpesta la sua dignità professionale con affermazioni gratuite e colorate con fatua ironia, definendolo "veccho amico..solitario..irreperibile".
          Cordiali saluti
                    Giovanni Iuliano
                    Medico di Base
        Specialista in Malattie Infettive


NOTA REDAZIONALE

          Caro Giovanni,

     siamo d'accordo con te su tutto quello che dici tranne che su una cosa e cioé sul fatto che vorremmo definirci, non "medici di base", ma, con umiltà e caparbietà, "medici di famiglia" cioè medici inseriti organicamente, attraverso un rapporto "personale" con il paziente (a noi dello SNAMI, romantici inguaribili e sindacalisti per passione e non per professione, piace parlare di "rapporto duale") in un contesto vivo che dura spesso per decenni e che fornisce al paziente ed alla sua famiglia delle coodinate non solo professionali in senso stretto ma anche umane indispensabili in un mondo, sanitario e non, sempre più disumanizzato e disumanizzante.
     Stiamo comunque valutando con attenzione l'opportunità - al fine di dare un adeguato spazio alla politica "governativa", riferita non solo e non esclusiamente a questo governo visto che quelli che lo hanno preceduto hanno fatto più o meno schifo allo stesso modo - di aprire su snamicampania una nuova rubrica che chiameremo "coglioni e coglionate": siamo certi che gli argomenti da trattare, purtroppo, non ci mancheranno.
     Ma secondo te (e secondo chi ha la pazienza di leggerci) Monti, Fornero, Passera, Balduzzi, Berlusconi, Prodi, Bersani ecc. ecc. ecc. hanno un medico di famiglia? Ci sono mai stati? Conoscono il nostro Accordo di lavoro? Sanno di che parlano?
     Perché qualora non lo sapessero andrebbero presi senza indugio a calci nel culo.
     Questa è la gente a cui siamo in mano e, purtroppo, i primi a subire le conseguenze della loro sporca demagogia (altro che Grillo!) tra ospedali che chiudono, posti letto che non si trovano, ammalati di tumore ed infartuati che vengono curati troppo tardi - e non certo per colpa dei medici ma per lo smantellamento criminale di strutture "salvavita", inserito in una logica del profitto che vorrebbe trasformare la gestione della salute in una sorta di appendice di interessi economici inconfessabili - saranno i cittadini, gli ammalati, la gente comune.
    Ed è questo che ci fa non solo riflettere ma anche soffrire.

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          Carissimi

     condividendo in toto quanto espresso dal Collega Iuliano ed ovviamente la "nota" della redazione, vorrei fare qualche considerazione: risulta che nella camera dei deputati ed in quella del senato vi sono rappresentanti "MEDICI (?)" che in teoria dovrebbero essere edotti delle questioni della assistenza primaria.
     Come nel passato anche oggi questi "colleghi" sono latitanti ed assenti sulle questioni che riguardano la Professione del Medico, non hanno mai effettivamente "lavorato" alla costruzione di un legislazione adeguata, certa e sopratutto "giusta" in ogni senso (legislativa, fiscale, penale ed economica), ma hanno brillato per assenza e totale mancanza di propositività legislativa in merito. Mi domando: ...saranno pure iscritti ad un ordine professionale (!), avranno conoscenza e interlocuzione con il loro Presidente? Lo stesso Presidente è membro della FNOMCEO! Saranno contattati da Colleghi "lavoratori" loro amici?... Allora? Vogliamo suggerire a questi illustri "colleghi" di cosa parliamo? Vogliamo sollecitare i Presidenti degli Ordini di Appartenenza a contattarli e/o informarli? In ultima analisi, dove si dovessero evidenziare azioni lesive verso i Medici e quindi verso la Professione Medica e di seguito verso i Cittadini assistiti, perchè non prendere provvedimenti? Possibile che non si riesca a raggruppare questi "eletti dal Popolo" in una assemblea in cui confrontarsi? Chiedo scusa per la reprimenda che in sè è contestabile perchè fatta verso "colleghi" , ma personalmente non posso ritenerli tali, visto, come dice una canzone napolentana: chell' che s' ver, nun s' crede .....!

               Alfredo Montefusco