"Dal sacro Monte Kailash, nel Transhimalaya, oltre la linea delle piogge, discesi all'estremo del Capo Comorin, dove le acque di tre antichi mari si congiungono. Ed oggi so che in ambo gli estremi vi sono templi". (Miguel Serrano)

scrivici a: campania@snami.org

----------------------------- accessi al sito negli ultimi 30 giorni ----------------------------

BACHECA

- sabato 20 e domenica 21 giugno il Comitato Centrale si riunisce a Tivoli

- venerdì 23 maggio 2014 è stata stipulata la Convenzione SNAMI Campania-Club Medici che, tra i vari servizi, offre una polizza assicurativa per la responsabilità civile professionale

------------------------------------ il quadro della settimana ------------------------------------

------------------------------------ il quadro della settimana ------------------------------------
------------------------ Edwin Austin Abbey 1852-1911 The Castle of Maidens 1893-1902 ------------------------

poesia

poesia
--------------------------------------------- clikka sul testo e vai a "Poesia" ---------------------------------------------

mercoledì 5 dicembre 2012

Comunicato Stampa SNAMI Emilia-Romagna










mercoledì 05 dicembre 2012 06:40


La Spending Review, I tagli alla retribuzione: una vicenda da conoscere per giudicare.

Potrete ingannare tutti per un po', pochi per molto tempo, ma non potrete mai ingannare tutti per sempre. [A.Lincoln]

Scriveremo di questa vicenda come se ci rivolgessimo a persone che di questa cosa non ne sanno niente, sia perché è una vicenda complessa ed il ripasso fa bene a tutti, sia perché in ogni cosa che si rende pubblica bisogna cercare di farsi capire meglio che si può.

1.0 IL SOLE (Sanità On Line Emilia) e l’incentivo di 5 euro ai medici

Correva l’ormai lontano 2006 quando si fece un accordo regionale (noi non partecipammo perché esclusi dalla mancata firma del contratto nazionale) che attribuiva 5 euro LORDI per assistito in carico, al medico che si allacciava alla rete telematica SOLE.
Diciamo subito che di quei 5 euro, oneri e tasse pagate, ne arrivavano in tasca al medico circa la metà e non rapportiamolo al medico con il massimo possibile di assistiti, perché la media regionale è di circa 800 assistiti mentre il numero che il contratto definisce ottimale è di 1.000 assistiti. Quindi il compenso è stato di 2.000 – 2.500 euro l’anno.

1.1 Sole sulla carta Sole nel vissuto

L’incentivo SOLE sebbene nato come solo stimolo economico per la semplice adesione alla sanità informatizzata, è stato vissuto dai medici come un compenso per i problemi e i maggiori oneri lavorativi legati all’attività telematica. Potrà sembrare strano per chi è nato, per così dire, con il computer ma per la maggioranza dei medici che provenivano dalla penna e dalla carta, quella di SOLE è stata una rivoluzione che ha richiesto corsi, impegno extra-orario, manuali, lunghissime telefonate ai centri di assistenza e quant’altro. I vantaggi per il servizio sanitario nazionale (oggi regionale) sono stati e sono enormi, ma non ne parleremo per motivi di spazio.
Superata la fase di apprendimento le cose non si fermarono. Arrivò il certificato di malattia telematico, il certificato di infortunio telematico e poi si attivò (non è ancora completa) la trasmissione telematica dei referti da scaricare ogni giorno, l’anagrafe degli assistiti, la ricetta telematica. In arrivo c’è poi un’altra funzione importantissima ormai diffusa in tutti i paesi occidentali, il patient summary. Un altro passo in avanti fondamentale per i cittadini, ma anche altro aggravio lavorativo per il medico.
Tutte queste attività infatti, richiedono tempo extra rispetto a quello della normale giornata lavorativa, per lo scarico di dati per il contenzioso che si attiva sulle certificazioni, per le malfunzioni, per la perdita di password non recuperabili in modo semplice.
Non cito nemmeno i problemi di sincronizzazione per i medici che hanno più di uno studio e i mille altri infiniti problemi di chi è allo stesso tempo utente e gestore di un sevizio telematico.
Così i medici di medicina generale hanno considerato e considerano quell’incentivo come un compenso per il tempo speso oltre la normale attività lavorativa.

2.0 Ma l’incentivo SOLE rimane un incentivo per l’allacciamento

Sulla carta, tuttavia quei 5 euro rimanevano un incentivo legato all’allacciamento alla rete SOLE e null’altro. Per questo nel 2009 SNAMI Emilia Romagna preparò un progetto per cambiare, in vista dei nuovi accordi regionali, l’attribuzione di quella quota incentivante, adattandola, anche nella forma, alla realtà. Ovvero avrebbe richiesto in sede di trattativa la cancellazione dell’incentivo di allacciamento, ma la sostituzione di questo con un altro di pari o forse maggiore importo ma legato alla reale attività.
Quella discussione restò nei progetti e non si fece mai perché il nuovo contratto di lavoro stravolse tutto.

3.0 Il nuovo contratto di lavoro (convenzione) e le sue conseguenze

Alla fine del 2009 viene siglato dalle altre organizzazioni sindacali il nuovo contratto di lavoro.
Anche SNAMI lo firmerà, ma più tardi, solo dopo una tempestosa assemblea ad Ostia Lido e con una firma definita tecnica. SNAMI aveva molto da dire su quel contratto, ma per chi non lo sapesse, il sindacato che non firma il contratto di lavoro E’ ESCLUSO da qualunque trattativa successiva. Se altre sigle hanno firmato, la sottoscrizione diviene quindi quasi un obbligo. Così SNAMI dovette, obtorto collo, firmare, ma da subito e sempre ha fatto notare errori e incongruenze e quindi la sua distanza da quel contratto.

3.1 La prima conseguenza

Tra gli altri articoli di quell’intesa spiccava, oltre all’ennesima riproposta di una contrattazione su tre livelli (nazionale, regionale, locale) senza alcuna clausola di garanzia o chiarimento su come svolgerla, la previsione che se le regioni non avessero rinnovato gli accordi regionali entro tempi strettissimi avrebbero dovuto pagare una penale ai medici. Questa norma assurda, pensata come sprone alle regioni pigre costringerà invece ad una corsa contro il tempo e nel caso dell’Emilia Romagna alla proposta di un contratto solo di intenti, in pratica un non contratto mancando i tempi e non volendo, giustamente, l’assessorato regionale, sprecare danaro pubblico.

3.2 La seconda conseguenza

Ma non basta. Nel contratto le attività informatiche ed altre incentivate, come i nuclei di cure primarie (le aggregazioni di medici nate per far crescere la qualità dell’assistenza) vengono invece descritte come obbligatorie. Questo genera una conflittualità giuridica perché c’è un pagamento di somme che possono anche leggersi come già comprese nei compensi di base.
E quelli citati sono solamente alcuni e nemmeno i più importanti esempi di un contratto ricco di contraddizioni e incongruenze anche molto rilevanti ma che con la tagliola dell’esclusione, siamo stati costretti a firmare.

3.3 Il nostro salvataggio dell’incentivo SOLE

Ma quel contratto si trascina appunto anche il contratto regionale che SNAMI deve sottoscrivere (per il solito motivo dell’esclusione) un contratto regionale che, come detto, non contratta nulla. Però SNAMI una cosa la fa e molto importante. Chiede alla controparte di rinnovare quelle incentivazioni tra cui la ben nota SOLE. La regione accetta ed aggiunge un ultima riga al contratto regionale che dispone la conferma delle incentivazioni.

4.0 Siamo dei geni o dei preveggenti ?

SNAMI Emilia Romagna fa questo non per una geniale intuizione, ma perché in alcune Aziende USL, in particolare della Romagna, i Direttori Generali chiedono ripetutamente di non pagare più questa somma, legata, dicono, all’allacciamento informatico e di trasformarla in incentivo di altre attività di interesse per le USL stesse.
SNAMI invece, come la maggior parte dei medici considera la cifra legata al maggior carico lavorativo informatico e non vuole rinunciare ad un compenso che ritiene giusto e riesce a realizzare questo obiettivo. Almeno temporaneamente.

5.0 Ma l’incentivo SOLE rimane un incentivo per l’allacciamento (2)

Eh si. Sebbene sia il sindacato che la controparte pubblica sappiano che l’incentivo si è trasformato strada facendo, tutto il complicatissimo e barocco sistema contrattuale descritto e che SNAMI non dimentichiamolo mai, si è trovato costretto ad accettare, costringe a lasciargli sempre la medesima definizione di incentivo per l’allacciamento.

6.0 Arriva la spending review

Arriva infine la spending review, ovvero un’operazione governativa in cui si chiede alla regioni italiane di risparmiare determinate somme in modo certo. Inizialmente il battage riguarda gli ospedali e i posti letto. Sebbene in una sanità moderna e soprattutto sostenibile l’ospedale debba essere ridotto di dimensioni, centralizzato e dedicato SOLO alle situazioni acute non trattabili a domicilio, l’immagine o sarebbe meglio dire il mito dell’Ospedale rimane e le autorità locali si mobilitano sempre contro qualunque operazione che possa anche solo razionalizzare queste strutture.
Restano il territorio i suoi medici ed il loro incentivi, resi traballanti non dalla sostanza del lavoro, ma da una serie di contratti che definire malfatti è veramente un eufemismo.
Tra l’altro, perché le contraddizioni sono infinite, il contratto nazionale ulteriormente prevede un ulteriore incentivo, mai cancellato, veramente irrisorio (circa 15 centesimi) per l’informatizzazione. Quindi anche si di micro-cifre si tratta, sembra che l’informatizzazione venga pagata due volte.
In questo guazzabuglio retributivo la regione colpisce l’incentivo informatico e quello dei nuclei di cure primarie.

7.0 La posizione di SNAMI Emilia Romagna

E’ ovvio che SNAMI Emilia Romagna non condivida la proposta, chiamiamola benevolmente così, regionale e non per una sorta di lesa maestà sindacale o per un banale semplice interesse di bottega, ma perché quella modesta somma è diventata per tutti i medici che partecipano con grande utilità generale alla sanità informatica, un compenso strutturale ed irrinunciabile a fronte di un maggior lavoro.
Tuttavia la grande onestà che abbiamo sempre cercato di mettere nelle relazioni sindacali ci indica che per una serie di responsabilità non nostre non smetteremo mai di sottolinearlo questi compensi hanno una veste giuridica debole.
Lo sappiamo da tempo e da tempo abbiamo cercato di sistemare l’inghippo, e più in generale di riempire il nostro paniere sindacale con buone e giuste idee delle quali però, come si capisce da questa storia qualcuno ha sempre fatto strame.
Ci proviamo un’altra volta, andiamo alla trattativa con la regione per vedere se si può rimediare a questa frittata che pure non è opera nostra.
Desideriamo uscire da questa situazione e proporremo alla regione Emilia Romagna di dare a questo incentivo la veste vera che si merita, perché ciò è giusto. In estremo subordine abbiamo anche un progetto, di riserva, che avevamo a suo tempo pensato per riallocare in altra forma quell’incentivo.
Non siamo sdegnati, non cerchiamo scontri frontali, non vogliamo metterci in mostra e soprattutto non ci sentiamo responsabili davanti ai colleghi di quello che sta avvenendo. Vogliamo solo e come sempre fare buon sindacato.
Per questo come da tanti anni SNAMI getterà il cuore oltre l’ostacolo cercando di salvare tutto quanto è salvabile e di costruire quanto si può nell’interesse della nostra categoria e nel rispetto dei cittadini utenti del servizio sanitario regionale.