"Dal sacro Monte Kailash, nel Transhimalaya, oltre la linea delle piogge, discesi all'estremo del Capo Comorin, dove le acque di tre antichi mari si congiungono. Ed oggi so che in ambo gli estremi vi sono templi". (Miguel Serrano)

scrivici a: campania@snami.org

----------------------------- accessi al sito negli ultimi 30 giorni ----------------------------

BACHECA

- sabato 20 e domenica 21 giugno il Comitato Centrale si riunisce a Tivoli

- venerdì 23 maggio 2014 è stata stipulata la Convenzione SNAMI Campania-Club Medici che, tra i vari servizi, offre una polizza assicurativa per la responsabilità civile professionale

------------------------------------ il quadro della settimana ------------------------------------

------------------------------------ il quadro della settimana ------------------------------------
------------------------ Edwin Austin Abbey 1852-1911 The Castle of Maidens 1893-1902 ------------------------

poesia

poesia
--------------------------------------------- clikka sul testo e vai a "Poesia" ---------------------------------------------

giovedì 17 gennaio 2013

inizia la chiusura dell'ospedale di Marcianise

di Giuseppe Giuliano
(da emscaserta.it)


Tanto tuonò che piovve. Nonostante il piano ospedaliero, nonostante le rassicurazioni di dirigenti e politici, nonostante i comitati spontanei, sarebbe giunta la fatidica ora: a giorni dovrebbe chiudere il Pronto Soccorso di Marcianise.
La cosa era nell’aria da parecchio tempo, ormai. La chiusura dell’Ortopedia, il ridimensionamento della Chirurgia, la riduzione dei tavoli operatori, il mancato potenziamento della Radiologia in termini di personale e attrezzature (TAC) ne erano segnali inequivocabili.
La manovra non è nuova, è stata ampiamente sperimentata a San Felice a Cancello, a Capua e a Teano. Diventerebbe uno PSAUT, cioè un primo soccorso per le urgenze territoriali, poco più di un ambulatorio di Guardia Medica aperto 24 ore al giorno, sette giorni su sette, quasi sicuramente senza possibilità di fare esami diagnostici (analisi, radiografie etc.), come già avviene nelle realtà dove tutto ciò è già successo.
Un “trasferimentificio”, in pratica. La gente arriva e, se la patologia è un codice bianco o verde non evolutivo, trattabile ambulatorialmente, viene trattata sul posto e rimandata a casa, altrimenti viene caricata in ambulanza e trasferita… al Pronto Soccorso di Maddaloni.
Il 118 non potrà portare più nessuna delle circa 1500 persone all’anno che venivano trattate e poi inviate a Marcianise, mentre per le altre 1800 non cambierà nulla, perché continueranno ad essere trattate a casa o trasportate agli ospedali più idonei.
Lo PSAUT, infatti, non rientra nella rete dell’emergenza, poiché tratta solo urgenze.
La conseguenza principale sarà che, come successo a San Felice a Cancello, il reparto di Cardiologia diventerà progressivamente inutile, e chiuderà anch’esso. La Chirurgia, invece, sarà chiusa subito, ed i chirurghi, fatti salvi alcuni “fortunati”, saranno trasferiti a Maddaloni. La Medicina, invece, completerà la sua trasformazione in Clinica Universitaria (ricoveri solo su prenotazione, eventualmente per trasferimento da altri Ospedali), ed altre Cliniche Universitarie si aggiungeranno.
Tutti i medici con contratto a termine dovrebbero essere licenziati, mentre alcuni, tra quelli a tempo indeterminato, verranno utilizzati per gli ambulatori e per le guardie di reparto.
Siccome lo PSAUT è un’articolazione del Servizio 118, che è già carente di personale, verrà probabilmente chiuso quello di San Felice a Cancello e, forse, di Capua, completando così la dismissione di quei nosocomi, per recuperare 2-3 medici da spostare a Marcianise, mentre, per il restante personale, non sappiamo ancora quali sono le intenzioni dell’Azienda, visto che di assunzioni non se ne parla.
Questa situazione verrà presentata come “provvisoria”, sino all’inaugurazione del Policlinico di Caserta. Da quella data (tra 30 anni?), infatti, dopo il completamento anche dell’ospedale di Marcianise, avverrà il famoso trasferimento da Maddaloni a Marcianise di tutti i reparti. E a Maddaloni, forse, metteranno uno PSAUT.
In pratica, tutta l’operazione servirà a far credere alla popolazione di avere ancora un Ospedale, ancora un’assistenza per le emergenze, mentre in realtà il risultato finale sarà molto peggiore rispetto alla chiusura tout court. Le persone, infatti, rimarranno o verranno convinte a recarsi ancora presso l’Ospedale di Marcianise, ritardando così la soluzione dei loro problemi di salute, con conseguenze spesso disastrose.
Si aggiunga che l’ambulanza, impegnata a trasferire le persone a Maddaloni, sarà spesso indisponibile per gli interventi sul territorio, ed il quadro apparirà per quello che realmente sarà: una drastica riduzione dell’assistenza per la popolazione servita.
Meglio sarebbe chiudere, e basta, il Pronto Soccorso. La sua assenza libererebbe risorse, e favorirebbe nei pazienti il ricorso a strutture più idonee. Le risorse liberate servirebbero per potenziare, eventualmente, altre tipologie di assistenza di tipo domiciliare, che attualmente sono l’anello debole nella sanità della nostra ASL.
Una sola cosa non capisco: perché questa cosa starebbe succedendo alla vigilia delle elezioni?