"Dal sacro Monte Kailash, nel Transhimalaya, oltre la linea delle piogge, discesi all'estremo del Capo Comorin, dove le acque di tre antichi mari si congiungono. Ed oggi so che in ambo gli estremi vi sono templi". (Miguel Serrano)

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martedì 22 ottobre 2013

COMUNICATO STAMPA SNAMI Caserta

     Lunedì 21 ottobre 2013, alle ore 14.15 circa, la medicina di famiglia di Caserta raggiunge la visibilità mediatica nazionale.
     Il TG3, preceduto da un tik-tik di RAI NEWS 24, annuncia che più di 400 medici di Caserta sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza per truffa ai danni dello Stato, per aver ricevuto onorari per prestazioni svolte a favore di loro pazienti deceduti e trasferiti.
     La solita notizia da pennivendoli, in realtà una “velina” della Guardia di Finanza che non spiega affatto le problematiche connesse al tema degli assistiti deceduti e trasferiti che da più di un anno anima il dibattito nella ASL CE: se ci fosse qualche “quasi” giornalista interessato ad informare la popolazione dell’argomento, senza passare veline e cercando di far capire cosa è in realtà successo può contare anche su di noi per una chiarificazione!
     Io spero che la notizia della denuncia sia una esagerazione, altrimenti siamo all’assurdo!
    Alcuni di noi potenziali truffatori, tra cui il Presidente regionale dello SNAMI, Giorgio Massara, ed il sottoscritto, hanno a loro volta denunciata l’ASL - che d’altra parte sta già provvedendo unilateralmente a recuperare la presunta somma “contestata” - per la sottrazione illegale e banditesca di tali emolumenti!
     Rischiamo di essere accusati di truffa per l’incapacità dei direttori di distretto e degli impiegati distrettuali dell’anagrafe di aggiornare la lista dei pazienti deceduti e trasferiti a carico dei medici di famiglia!
     Il presidente dell’Ordine dei Medici di Caserta, che essendo medico di famiglia conosce bene la materia, ritiene di poter dire o fare qualcosa per evitare tale situazione?
     La direzione della ASL, che recentemente è sembrata così desiderosa di associarsi ai medici di famiglia, chiedendogli l’entusiastica e gratuita adesione al progetto di screening colorettale, ha qualcosa da dire o da fare per evitare tale situazione?
     Che comunità può più essere quella che ritiene praticamente la totalità dei suoi Medici di Famiglia dei potenziali TRUFFATORI?
         
               Filippo D’Addio
         Presidente Provinciale
              SNAMI Caserta