"Dal sacro Monte Kailash, nel Transhimalaya, oltre la linea delle piogge, discesi all'estremo del Capo Comorin, dove le acque di tre antichi mari si congiungono. Ed oggi so che in ambo gli estremi vi sono templi". (Miguel Serrano)

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- sabato 20 e domenica 21 giugno il Comitato Centrale si riunisce a Tivoli

- venerdì 23 maggio 2014 è stata stipulata la Convenzione SNAMI Campania-Club Medici che, tra i vari servizi, offre una polizza assicurativa per la responsabilità civile professionale

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mercoledì 4 giugno 2014

giovedì 5 giugno: Comitato Nazionale di Settore della Continuità Assistenziale. Lo SNAMI Campania esprime condivisione per la proposta del Responsabile Nazionale di Settore, Dott. Giancarmelo La Manna





IL TESTO DEL DOCUMENTO PROPOSTO:


RUOLO UNICO IN MEDICINA GENERALE

PREMESSA

Alla luce della riforma, in itinere, della Medicina Generale in atto attraverso la Legge “Balduzzi”, che, fra i punti cardini, ripresi anche dalla Conferenza Stato – Regioni, introduce il “ruolo unico” del medico di medicina generale, c’è bisogno di fare chiarezza e di proporre una definizione, con compiti, funzioni e prospettive chiare e precise, tali da rendere inequivocabile la figura del medico di medicina generale che si vuole creare.
In quest’ottica lo Snami propone quanto segue.

DEFINIZIONE

Per i compiti e le funzioni, previsti per lo svolgersi della Medicina Generale, si conviene che le stesse (funzioni) siano ricomprese nel ruolo unico, inteso come ruolo che comprenda compiti a retribuzione oraria e a retribuzione a quota capitaria, secondo modalità di ingresso, compiti e funzioni appresso definiti.

ACCESSO

L’accesso alla medicina generale, avviene, secondo una graduatoria unica regionale, nelle singole AFT, con incarichi orari settimanali a 38 ore, con pubblicazione di carenze, due volte l’anno nei mesi di marzo e settembre.

COMPITI

Il medico che vince una carenza viene inquadrato nel ruolo unico, nella AFT carente, con incarico a 38 ore settimanali, che svolgerà nelle funzioni orarie previste nei compiti di continuità assistenziale, emergenza territoriale,assistenza diurna nei distretti e nelle funzioni previste dalla programmazione regionale ed aziendale, nell’ambito delle Cure Primarie.

Assistenza primaria

Qualora, secondo i parametri di calcolo delle carenze per l’Assistenza Primaria (rapporto ottimale), si pubblicassero delle carenze per un rapporto a quota capitaria, relative alla AFT di appartenenza, i medici con incarico orario a 38 ore settimanali accedono, secondo l’anzianità di servizio, obbligatoriamente, alla funzione di Assistenza Primaria con riduzione dell’impegno orario secondo un rapporto fra scelte ed orario, calcolato secondo lo schema appresso specificato.

(schema di parametrazione fra rapporto orario e a quota capitaria: 38 ore /settimanali corrispondono a 1500 assistiti  , quidi un ora di servizio = 39,47 assistiti)

PROCEDURE PER L’ASSEGNAZIONE DEGLI INCARICHI

In fase di prima applicazione si procede alla ricognizione degli incarichi, portando tutti i medici operanti nelle singole AFT a 38 ore settimanali, assegnando quote orarie fino al completamento del massimale settimanale, sia ai medici operanti a quota oraria sia a quelli operanti solo a scelta (quota capitaria) con scelte inferiore a 1200.



CRITERI DI INDIVIDUAZIONE CARENZE

Prima della messa a concorso delle carenze orarie si procede, a regime, a completare l’orario di servizio settimanale ai quei medici che, sia in regime di compenso orario che di quota capitaria (secondo i parametri sopra calcolati) , non abbiano il massimale orario di 38 ore settimanali.
Il calcolo delle carenze orarie e di scelta capitaria (assistenza primaria) si fa esclusivamente sulla base del fabbisogno delle singole AFT.

Si pubblicheranno carenze a 38 ore settimanali, quando , nelle singole AFT, non sarà possibile far espletare i compiti a quota orari in maniera efficace, secondo i parametri di rapporto ottimale calcolati in rapporto alla popolazione servita.
A tal proposito si calcola la presenza di un medico a rapporto orario pieno ogni 4.000 abitanti. Il che vuol dire che per un AFT media di circa 30.000 abitanti c’è bisogno di circa otto titolari a rapporto orario equivalenti ad un monte orario di circa 304 ore settimanali. Quindi quando nella AFT tutti i titolari (a quota oraria o capitaria) non riusciranno a coprire il monte orario settimanale e si libera almeno un monte orario settimanale di 38 ore, si pubblica una carenza.

Il rapporto ottimale per la funzione a rapporto a quota capitaria resta fissato in un medico ogni mille abitanti con variazioni del 30%, su base regionale, come adesso normato.