23/11/2010
Presso l’Azienda Sanitaria di Benevento questa mattina in una lunga conferenza stampa sono stati presentati gli argomenti che verranno trattati durante la giornata di studio ‘Da un’idea a una proposta – Unità complessa cure primarie e ospedale di comunità a Cerreto Sannita’. La stessa si terrà il 25 novembre alle 17,30 proprio a Cerreto. Erano presenti Enrico Di Salvo, commissario Asl Benevento; Anna Bisesti, responsabile Ufficio Comunicazione Asl; Alfredo Montefusco, presidente Cooperativa Medica ‘Samnium’ e Pasquale Santagata, sindaco di Cerreto.
”E’ nato – ha detto Bisesti - il progetto di sperimentare sul nostro territorio una cooperazione con un servizio che si potesse chiamare ospedale di comunità. Questo nobile progetto non è un ripiego, ma può rappresentare un arricchimento di tutte le risorse esistenti”.
Montefusco ha poi spiegato come la cooperativa Samnium nata circa 10 anni fa abbia lo scopo di aggregare in forme organizzate i medici “non tanto per erogare assistenza sanitaria, ma servizi aggiuntivi. La nostra cooperativa ha individuato un percorso per poter sperimentare sul territorio una forma avanzata di cure primarie che si è sposata con la rimodulazione territoriale nell’organizzazione voluta dalla Regione Campania. Affianchiamo, dunque, il percorso istituzionale con il progetto. Tutto questo in collaborazione con i Comuni”.
“In via sperimentale – ha aggiunto Montefusco - nascerà la Uccp (Unità complessa di Cure primarie) e l’ospedale di comunità (una struttura residenziale in grado di erogare assistenza sanitaria di breve durata) che mi piace chiamare di distretto. Una seconda esperienza già in itinere vede una Uccp a San Giorgio del Sannio, differente per tipologia da quello di Cerreto. Mentre per quest’ultimo, infatti, nasce su una progettazione che prende l’avvio da una migliore erogazione dell’assistenza alle popolazioni montane e rurali, quella di San Giorgio avrà una tipologia di tipo cittadino. L’erogazione del servizio è, invece, assimilabile. I compiti sono molti, in particolare con lo scopo di una migliore fruizione di servizi di primo livello, dei Lea (livelli essenziali di assistenza) 24 ore su 24. Questo Uccp, inoltre, permetterà nel suo programma di interagire con gli Enti locali, aspetto innovativo. Tali argomenti saranno oggetto del convegno del 25 a Cerreto”.
Per il sindaco Santagata si è certamente a “un buon punto di partenza con l’ospedale di comunità e l’Uccp, ma non di arrivo”. Il primo cittadino ha fatto una critica al piano di attuazione dell’Asl che non ha colto del tutto “lo spirito del decreto 49 e deve quindi essere migliorato potenziandolo sotto un duplice aspetto: delle cure domiciliari e dell’assistenza ambulatoriale”. “C’è però – ha aggiunto Santagata anche tutta la parte buona. Immaginare di realizzare un hospice (strutture residenziali per le cure palliative e assistenza ai malati teminali), un ospedale di comunità e una Uccp con immediatezza è positivo. L’ospedale di comunità sarà il primo in Campania, così come è positivo pensare a una struttura che si dedichi all’assistenza ginecologica. Sono invece contrario all’accorpamento dei laboratori di analisi voluto dal decreto 55”.
Risposte immediatamente fornite dal commissario Di Salvo: “Per gli ambulatori ho intenzione di attivare quanto prima anche una certa attività per quanto riguarda la medicina e la chirurgia generale. Per quanto riguarda la sede del coordinamento delle attività socio sanitarie sono assolutamente d’accordo. Il Psaut (ronto soccorso per le urgenze territoriali) sta funzionando bene. Infine la questione dei laboratori: ho le mie riserve, ma è legge e come tale va rispettata”.
“Il percorso messo in atto – ha concluso Di Salvo - ripropone un modello nuovo di sanità. Quello che si è promesso di fare si farà. Il 31 dicembre dovrebbe scadere il mio mandato, ma con grande probabilità ci sarà una proroga. Per tutto il tempo che rimarrò lavorerò operosamente perché Cerreto e San Bartolomeo abbiano ciò che gli spetta. Siamo in pole position per realizzare per primi in Campania l’ospedale di comunità. E’ un segnale importante. Domani mattina ho appuntamento con il subcommissario regionale alla Sanità Giuseppe Zuccatelli al quale chiederò fondi per realizzare anche l’hospice e le elisuperfici. Ho il sogno di metterle in pratica prima di andare via, anche prima di 18 mesi”.
G.P.