"Dal sacro Monte Kailash, nel Transhimalaya, oltre la linea delle piogge, discesi all'estremo del Capo Comorin, dove le acque di tre antichi mari si congiungono. Ed oggi so che in ambo gli estremi vi sono templi". (Miguel Serrano)

scrivici a: campania@snami.org

----------------------------- accessi al sito negli ultimi 30 giorni ----------------------------

BACHECA

- sabato 20 e domenica 21 giugno il Comitato Centrale si riunisce a Tivoli

- venerdì 23 maggio 2014 è stata stipulata la Convenzione SNAMI Campania-Club Medici che, tra i vari servizi, offre una polizza assicurativa per la responsabilità civile professionale

------------------------------------ il quadro della settimana ------------------------------------

------------------------------------ il quadro della settimana ------------------------------------
------------------------ Edwin Austin Abbey 1852-1911 The Castle of Maidens 1893-1902 ------------------------

poesia

poesia
--------------------------------------------- clikka sul testo e vai a "Poesia" ---------------------------------------------

martedì 24 maggio 2011

Giovanni Arpino, Presidente regionale della S.I.M.G., denuncia l'inutilità dei Report di spesa mensile in Campania


21 maggio 2011


Giovanni Arpino (a destra) e Michele Ciasullo
si confrontano nel corso delle "Giornate Campane della Medicina Generale"
organizzate dallo SNAMI Campania all'Eremo dei Camaldoli di Napoli il 5-6 giugno 2010

finalizzati a valutare l’appropriatezza e il costo delle prestazioni

Report sanitari, 7,5 milioni buttati

Quasi 18 in tutta la Campania.
Denuncia dei medici di famiglia:
l'Asl non ha la struttura per controllarli

NAPOLI — Circa 7 milioni 500 mila euro per l’Asl Napoli (quasi 18 milioni in tutta la Campania) spesi ogni anno per ottenere dai medici di famiglia i «Report di spesa mensile» finalizzati a valutare l’appropriatezza e il costo delle prestazioni erogate ai cittadini dai medici di Medicina Generale. O almeno a questo dovrebbero servire. «Soldi che per la Napoli 1 sono letteralmente buttati — denuncia Giovanni Arpino, presidente regionale della Società Italiana di Medicina Generale e della Comegen, che accoglie un buon numero dei medici di famiglia della città. Uno spreco di danaro che, con ogni probabilità, si replica nelle diverse Asl campane. E non è che una parte, tra schede gerontologiche, diabetologiche e medicina di gruppo, delle molte decine di milioni di euro che ogni anno vengono destinati a finalità importanti, ma di fatto del tutto ignorati dall’amministrazione della Sanità regionale. Nel caso dei Report — continua Arpino — l’idea di fondo è valida, ed è stata adottata anche in altre parti d’Italia, ma in Campania, tra la teoria e la pratica, ci si è messa di mezzo l’incompetenza, se non addirittura la malafede. Il paradosso è che non è mai stata creata una struttura di verifica e di utilizzo dei dati contenuti nei Report, così l’occasione si è trasformata in un enorme spreco di risorse pubbliche, privilegiando una politica demenziale di monitoraggio della prescrizione». Ma andiamo con ordine. Per inquadrare l’iter di questo spreco di milioni di euro occorre focalizzare almeno qualche tappa cruciale. «Un arco temporale — dice il presidente campano della Società Italiana di Medicina Generale — che va dal 1997 ad oggi. Dall’istituzione dei Report al successivo accordo del 2003 con l’obbligo per Assessorato e Asl di costituire Osservatori regionali e aziendali che ne consentissero il monitoraggio attivo e continuo. Il dispositivo, se applicato e perfezionato dall’amministrazione, avrebbe potuto offrire risposte rapide e razionali a molte emergenze sanitarie. Purtroppo, il conflitto tra politica e amministrazione, tra le tante altre, ha fatto perdere anche quest’opportunità, determinando l’accumulo di debiti, un ritardo orgnizzativo, infrastrutturale e culturale che sarà difficile recuperare e, non ultimo, un aggravio economico per i cittadini» . Netta la posizione di Raffaele Calabrò, consulente alla Sanità della Regione Campania: Stiamo lavorando per creare necessario raccordo tra questi dati, la struttura dell’assessorato e l’agenzia regionale. I Report restano comunque uno strumento preziosissimo i medici di Medicina Generale sono il perno sul quale si innesta la sanità territoriale» . Sanità che, stando ai dati Comegen e a quelli del consorzio Campania Medica, confermano il trend che vede aumentare del 119 per cento, nel decennio dal ‘ 91 al ‘ 01 la spesa sanitaria privata, cioè il costo delle prestazioni che il cittadino tra ticket e ricoveri fuori regione è costretto a comprare in contanti (da 9.888 milioni di euro a 21.678 milioni di euro), contro 57 per cento della spesa sanitaria pubblica (da 47.309 milioni di euro a 74.443 milioni di euro). La stessa tendenza è presente nei primi anni di federalismo sanitario dal 2001-2004. E in Campania — conclude Arpino— il 3,5 per cento della popolazione diventa povera per le spese sanitarie, seconda alla sola Sicilia» .

Raffaele Nespoli