"Dal sacro Monte Kailash, nel Transhimalaya, oltre la linea delle piogge, discesi all'estremo del Capo Comorin, dove le acque di tre antichi mari si congiungono. Ed oggi so che in ambo gli estremi vi sono templi". (Miguel Serrano)

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mercoledì 11 maggio 2011

" Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri." (George Orwell - La Fattoria degli animali)

ovvero gli applausi osceni della platea di Confidustria al noto "gentiluomo" Harald Espenhahn della ThyssenKrupp condannato a 16 anni e mezzo per omicidio volontario


Thyssen: familiari, applauso Confindustria strazia cuore



Marcegaglia venga a Torino a spiegare
ANSA 09 maggio, 21:36

TORINO, 9 MAG - L'applauso della platea di Confindustria ad Harald Espenhahn della ThyssenKrupp condannato a 16 anni e mezzo per omicidio volontario, ''strazia il cuore'': lo scrivono i familiari delle sette vittime del rogo dell'acciaieria torinese e Antonio Boccuzzi, unico sopravvissuto, in un volantino distribuito in serata a un convegno a Torino.
I familiari delle vittime invitano la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia a ''venire a Torino a spiegarci le ragioni di quegli applausi''.

..."quell’applauso – ha detto successivamente Giancarlo Galli (direttore generale di Confindustria) parlando a La7 e tentando di scusare gli industriali – va capito perché è spontaneo in una platea di imprenditori. Perché c’è stato? Perché le imprese si trovano preoccupate per l’estrema incertezza del diritto in Italia".
(fonte  11 maggio 2011).

     Ci mettiamo nei panni dei poveri industriali "perseguitati" e, dopo avere rilevato che in questo caso la toppa ci sembra peggiore del buco, auspichiamo fermamente la massima certezza del diritto che, in casi simili, consiste nel vedere sbattuti in galera, per il maggior tempo possibile, tipi come Harald Espenhahn riflettendo anche sul fatto che simili problemi che travagliano gli industriali non affliggono, per loro fortuna, gli operai che rischiano "solo" il licenziamento o, al massimo, di morire in uno di quelli che eufemisticamente si definiscono "incidenti sul lavoro".
     Pensate un po' che cosa sarebbe successo se ad applaudire un delinquente e a parlare a vanvera in questo modo fossimo stati noi medici...