"Dal sacro Monte Kailash, nel Transhimalaya, oltre la linea delle piogge, discesi all'estremo del Capo Comorin, dove le acque di tre antichi mari si congiungono. Ed oggi so che in ambo gli estremi vi sono templi". (Miguel Serrano)

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domenica 7 agosto 2011

Asl, nomine rinviate a settembre




SALTA LA DESIGNAZIONE DEI VERTICI DELLE AZIENDE SANITARIE CAMPANE:
ULTERIORE PROROGA BREVE PER I COMMISSARI

Fumata nera, niente manager Asl. Eccezion fatta per la ‘Napoli 1 che vedrà un vero e proprio cambio della guardia tra il dimissionario Achille Coppola (presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Napoli) e il generale dei Carabinieri Maurizio Scoppa a capo, prima di andare in pensione, del Comando Interregionale “Ogaden” con competenze su Campania, Abruzzo, Puglia, Basilicata e Molise, la strada decisa è quella della proroga breve.
A sorpresa, dunque, niente manager della sanità e neppure degli Iacp campani, malgrado fosse stata trovata l’intesa politica di massima. A pesare su un dietrofront che fa slittare tutto a settembre, la riforma della macchina amministrativa messa a punto dal governatore campano che trasformerebbe l’organizzazione amministrativa del governo regionale a qualcosa di molto simile alla Presidenza del Consiglio dei Ministri diversamente da quanto auspicato da diversi assessori, e tra questi Sommese (Udc) e Taglialatela (PdL) che rinvierebbero invece al modello del Consiglio dei ministri stesso.
Non a caso ieri, a farsi avanti ci ha pensato lo stesso Taglialatela che in una nota ha infatti affermato che “in merito alla riorganizzazione amministrativa della Regione, concordo con Sommese e De Mita”, aggiungendo poi che “un eccessivo sbilanciamento verso la struttura amministrativa che fa capo alla presidenza della Regione farebbe sì che il rapporto dei capi area e dei dirigenti sarebbe prioritario con la struttura di presidenza piuttosto che con gli assessorati” mentre “è invece necessario sempre privilegiare la collegialità”.
In sintesi, la riforma Caldoro, partendo dall’abolizione delle 20 aree di coordinamento generale, accentrerebbe in solo 9 macrostrutture, di cui 5 Ordinarie (Programmazione e Sviluppo, Salute, Politiche Territoriali, Istruzione e lavoro e Risorse Finanziarie) coordinate dal suo Capo di Gabinetto (l’avvocato dello Stato Danilo del Gaizo) e quattro Speciali (Avvocatura, Federalismo, Valutazione investimenti, e l’ex Arsan) alle dirette dipendenze del governatore.
Un accentramento di potere, quello vero, troppo verticistico e che intanto non sarebbe andato giù agi alleati del governatore che ieri avrebbero dunque puntato i piedi stabilendo che le nomine, tutte le nomine, quelle delle Asl, degli Iacp così come quelle dei nuovi Direttori Generali delle nuove strutture amministrative (che saranno poi coloro che conteranno veramente in Campania) dovranno vedere la luce tutte insieme. Presumibilmente ai primi di settembre.
Nelle more alla giunta altro non è rimasto che occuparsi, oltre che della riforma amministrativa, degli altri punti al’ordine del giorno: la proroga degli incarichi agli attuali commissari degli Ept, la proroga dell’attività degli Lsu fino al 30 settembre 2011 e la presa d’atto del protocollo d’intesa per l’avvio degli stessi lavoratori socialmente utili negli uffici giudiziari, proposta dall’assessore regionale al Lavoro Severino Nappi.
Poi, su indicazione degli assessore al Bilancio Gaetano Giancane ed alle Attività produttive Sergio Vetrella, l’esame dell’iscrizione al Bilancio per l’esercizio finanziario 2011 della legge regionale n.7/2002 relativa alle economie di spese occorrenti al finanziamento del piano d’azione 2010-2012 per lo sviluppo e la reindustrializzazione dell’area di crisi torrese-stabiese. In pratica fondi che potrebbero essere sbloccati e girati, poi, ai Comuni. E da qui trasferiti alla Tess, la società del patto d’area a forte partecipazione regionale.