"Dal sacro Monte Kailash, nel Transhimalaya, oltre la linea delle piogge, discesi all'estremo del Capo Comorin, dove le acque di tre antichi mari si congiungono. Ed oggi so che in ambo gli estremi vi sono templi". (Miguel Serrano)

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domenica 11 marzo 2012

cambiano i governi ma continua l'attacco ai medici... lettera di Alfredo Montefusco (e intervento di Nando Petrazzuoli)

....sempre di più le riforme del governo Monti coinvolgono i medici!
Bisogna obbligatoriamente visitare "de visu" il paziente prima di certificarne la malattia.
L'anamnesi clinica prossima non vale più!
Il paziente è, a prescindere, un simulatore?
O, meglio ancora, il medico è, a prescindere, un certificatore non affidabile?
Questi dubbi e queste supponenze mettono ancora in cattiva luce una categoria che stenta a farsi valere e sopratutto a farsi sentire.
Personalmente sono stufo di politici, tecnici, Professoroni e giornalisti, che per aumentare la loro "audience" o la loro "autorevolezza" insinuano dubbi o fanno delazione su questo e quello.
Sono ipocriti nel pretendere che si effettui un cambiamento "ad horas" nei costumi sociali, addebitando a categorie professionali colpe che fino a qualche giorno fa venivano definite "ammortizzatori sociali".
Troppo comodo lasciare a casa la giovane mamma lavoratrice con un certificato medico in assenza di strutture (asili nido, etc.) idonei ad assistere figlioli in difficoltà o ammalati, genitori anziani o altro.
Troppo comodo assegnare pensioni sociali di invalidità false (come saltuariamente ci comunicano le forze dell'ordine), in maniera vergognosamente clientelare e preelettorale, perchè sanno che una pensione minima condanna oggi alla fame il suo possessore!
Piuttosto aumentino le pensioni ed aboliscano quelle ricevute per carriera Politica!
Invece con i loro provvedimenti pensano di essere socialmente equi ed il tutto dovrebbe essere calmierato dal medico, che avendo un rapporto fiduciario non può opporsi alla richiesta, pena il cambio di medico!
Questa piaga contrattuale, che i Politici tutti hanno sempre venduto come "etica e morale", permette al Cittadino utente di pretendere oggi tutto ciò che fino ad ieri era concesso in maniera anche collusa ed incentivata da patronati e faccendieri che ogni tanto, chi cammina con la pistola al fianco e su specifica richiesta Politica (Finanza), arresta e trasporta nelle patrie galere per max 24 ore!
Orbene oggi si richiede obbligo di visita per la certificazione!
Allora lo spirito che sottende ogni tipo di richiesta non fatta di persona ( telefono, fax, Web etc) deve considerarsi non attendibile o peggio falso?
La consulenza telefonica è inficiata?
Possiamo togliere telefoni e cellulari? io sarei d'accordo!
E se il paziente raffreddato con artralgie e vertigini chiede la visita domiciliare per la certificazione, il professionista va a domicilio con il "computer"(?) poichè la certificazione è telematica? Siamo al ridicolo!?
Questi attuali legislatori pensano in maniera bizzarra, avulsi da una realtà sociale ben diversa dalla scrivania dietro la quale siedono a caro prezzo dei contribuenti.
Questo "commento" è dovuto per la notizia in merito detta stamattina al TG1 che mi ha rovinato la domenica .... anche perchè come al solito è stato intervistato un "soggetto" della FIMMG che, udite udite, ha proposto l'autocertificazione da parte del cittadino!
Ma non l'avevamo proposta noi SNAMI anni or sono?
Ma vabbè, Noi Snami non siamo mai intervistati sui canali nazionali, anzi ultimamente siamo quasi .... scomparsi !

Cari saluti
               Alfredo Montefusco

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          Caro Alfredo Montefusco,

     hai perfettamente ragione su tutto. Nella fattispecie sulla autocertificazione: nei paesi civili, infatti, i primi tre giorni di malattia li autocertifica il paziente. Ma i cittadini italiani, si sa, sono immaturi (anche se sono insegnanti, poliziotti, militari, pompieri etcetera) e non sono in grado di autocertificare così come fanno tranquillamente i loro colleghi olandesi, inglesi, belgi etcetera. E' quindi necessario un delegato (o un capro espriatorio) più ideologicamente semplice da condannare che si prenda cura di loro anche nei loro rapporti con l'Amministrazione Pubblica.


               Ferdinando Petrazzuoli