"Dal sacro Monte Kailash, nel Transhimalaya, oltre la linea delle piogge, discesi all'estremo del Capo Comorin, dove le acque di tre antichi mari si congiungono. Ed oggi so che in ambo gli estremi vi sono templi". (Miguel Serrano)

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giovedì 19 agosto 2010

EDITORIALE 19 agosto 2010

          Cari Amici e Colleghi,

     il comunicato dello SNAMI Sicilia del 12 agosto riguardante la firma dell'Accordo integrativo della Regione Sicilia per la Continuità Assistenziale, che troverete tra gli ARGOMENTI a "notizie dall'Italia", scrive, tra l’altro:

“…Quanto sopra è parte del progetto "Me.di.co." medicina distrettuale continuità assistenziale, che lo SNAMI ha pensato diversi anni fa come il futuro della sanità del territorio, presentandolo a tutti i tavoli sia politici che di trattativa Nazionale, Regionale e Locale come anello essenziale per una migliore offerta sanitaria non più ospedalo-centrica, ma territorio-centrica, quindi più a portata di mano dei cittadini e a minore costo per la società” e conclude “…Questo è un AIR che sarà locomotiva per le altre Regioni d’Italia e per SNAMI è un punto di partenza anche per ottenere quella dignità professionale a cui da tempo i medici aspirano.”

L’ Art. 6 – Punto di Primo Intervento (PPI) dell’Accordo in questione recita:

Il PPI rappresenta la modalità organizzativa attraverso la quale il Distretto potrà offrire un punto di riferimento alternativo all’ospedale per la gestione delle urgenze di basso‐medio livello (codici bianchi e parte dei codici verdi). I PPI saranno gestiti attraverso la rete delle cure primarie (prioritariamente i Medici di Continuità Assistenziale), secondo le diverse potenzialità del contesto locale. L’attività sarà integrata con gli infermieri e con gli specialisti poliambulatoriali ivi operanti e potenziata da sistemi di diagnostica essenziale (es: Point of Care Testing‐ POCT).
Il servizio dei PPI sarà assicurato nelle ore diurne dei giorni feriali dalle 8.00 alle 20.00 e nei giorni prefestivi dalle 8.00 alle 10.00, secondo modalità di turnazione da definire a livello aziendale; è in atto prevista l’attivazione di un PPI per distretto (con l’eccezione delle ASP di Palermo, Catania e Messina, ove sarà possibile costituire i PPI anche negli ex distretti cittadini), per un totale di 62 punti, la cui allocazione sarà definita dalle Aziende Sanitarie.
Il servizio garantirà l’assistenza ambulatoriale (non è prevista la visita domiciliare) e sarà allocato in una sede aziendale, prioritariamente all’interno del PTA o del Poliambulatorio distrettuale.
Al fine di permettere la piena funzionalità dei Punti di Primo Intervento, fermo restando quanto previsto nell’art.67 comma 9 dell’ACN 2009, saranno concordate a livello locale le modalità per la prescrizione delle prestazioni specialistiche non differibili.
La Regione Siciliana effettuerà un monitoraggio costante del funzionamento dei PPI, attraverso indicatori di processo e di esito e una valutazione complessiva dei risultati entro dicembre 2011, riservandosi l’eventuale riallocazione delle risorse.

     In regione Campania si avverte già da diversi mesi la necessità di introdurre la filosofia del Progetto ME.di.CO. nella trattativa per il III A.I.R. di cui si auspica quanto prima l’avvio.
     Tale argomento è stato da me portato all’attenzione del Consiglio regionale del 4 marzo scorso ed è stata chiesta - in data 6 marzo, 9 aprile e 15 giugno - la collaborazione delle varie Province SNAMI per la quantificazione dei costi del Progetto.
     Successivamente, in data 1 luglio, ho dato incarico ai Colleghi Antonio Merola ed Assuero Musco di curare tecnicamente il completamento dei dati (articolazione, valutazione impatto economico e quant’altro) per il progetto ME.di.CO. relativamente alle province che non lo avessero ancora fatto.
     I due Colleghi in data 19 luglio hanno inviato una lettera alle varie sezioni provinciali chiedendo i nominativi, rispettivamente per la provincia di competenza, cui fare riferimento per iniziare a lavorare concretamente.
     Il nostro II A.I.R. del 2003, attualmente vigente, previde, grazie all’impegno della delegazione SNAMI da me guidata, la Norma finale n. 4:

La Continuità Assistenziale fa parte del programma delle attività distrettuali di cui agli artt.14 e 15 e secondo il disposto del D.P.R.270/2000 art.52 comma11 e comma12. Sulla base della programmazione delle attività distrettuali, le Aziende inseriscono a domanda, e previa graduatoria formulata in base all’anzianità di servizio, medici di Continuità Assistenziale, senza altri rapporti di lavoro compatibili, nelle attività distrettuali con incremento dell’impegno orario settimanale fino alla concorrenza del massimale orario di 38 ore. Il trattamento economico è quello previsto all’art.9 Capo III del presente Accordo, con aggiunta del rimborso spese chilometrico in misura uguale al personale dipendente per attività svolte in comune diverso da quello del presidio di appartenenza.

     Tale aumento del massimale orario a 38 ore, regolarmente e sistematicamente applicato, rappresentò, oltre che un successo, una novità assoluta che peraltro costituisce a tutt’oggi, in molte regioni italiane, ancora un traguardo ambizioso da raggiungere e fu il fiore all’occhiello della parte del nostro Accordo Regionale riguardante la Continuità Assistenziale.
     Questa volta invece la nostra proposta forte deve essere il Progetto ME.di.CO.: sono certo che all’interno del Sindacato regionale tutti lo capiranno perché in questa fase è necessaria la collaborazione delle varie province per poterlo riempire di contenuti seri, cioè rigorosamente quantificati.
     Invito quindi i Presidenti provinciali ed i responsabili di Settore della nostra Regione che non lo avessero ancora fatto, ad attivarsi offrendo la loro collaborazione concreta ai Colleghi Merola e Musco in modo che il Progetto sia pronto al più presto e possa essere presentato agli amici degli altri sindacati e discusso insieme a loro.

          Auguri a tutti gli amici siciliani ed in particolare a Giancarmelo Lamanna.

                                                                                  Giorgio Massara