21 luglio 2011
Stati generali sanità: medici in difesa della sanità pubblica
Il Servizio Sanitario Nazionale è «duramente» colpito dalla manovra e il sistema di tutela della salute dei cittadini è «a rischio». Sono questi i motivi che hanno spinto le principali organizzazioni mediche confederali e autonome, insieme ai sindacati della dirigenza, a convocare questa mattina a Roma gli Stati Generali della Sanità con 21 sigle. Un modo per esprimere il proprio «dissenso» nei confronti dei provvedimenti della manovra economica. «Per la prima volta da quando è in carica questo Governo» spiega in una nota Massimo Cozza, segretario nazionale Fp-Cgil Medici «tutti i sindacati medici dell'area della dipendenza e delle convenzioni, confederali e autonomi, hanno proclamato lo stato di agitazione». «I medici» spiega Angelo Testa, presidente dello Snami «devono mettere da parte incomprensioni e fratture del passato e proporsi alla politica con un fronte comune solido e massiccio. Basta con le divisioni e basta con le logore contrapposizioni tra ospedale e territorio per accaparrarsi briciole di budget». Fra gli altri, parteciperanno il ministro della Salute Ferruccio Fazio, il presidente delle Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, Amedeo Bianco, il coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato, Francesca Moccia e rappresentanti del Parlamento, delle Regioni e dei Partiti.