(dal Roma - Cronaca pag. 1 e pag. 5 del 16/07/2012)
I compensi Asl per la sperimentazione medica a Salerno… la delibera 293
La delibera 293 proposta dal dott. Walter Di Munzio ex sub commissario della Azienda Sanitaria locale “Salerno “ e approvata dagli ex Commissario straordinario e sub commissario Amministrativo , ha stabilito silenziosamente nell’anno 2010 i criteri per la ripartizione dei compensi derivanti da promotori profit e commerciali. Si propone inoltre di costituire un fondo aziendale per gli studi clinici no profit, interventistici, osservazionali , epidemiologici, organizzativi, con particolare riferimento a quelli ai fini del miglioramento della qualità dell’assistenza, promossi da sperimentatori della Asl Salerno. In poche parole si andava a regolamentare in quale modo si dovevano ripartire i compensi, ad esempio di un azienda o casa farmaceutica o altro , che venivano corrisposti a medici che partecipavano a studi o sperimentazioni cliniche. Alcuni medici sperimentatori hanno ricevuto… la sorpresa e quindi scoperto la delibera 293, dopo uno studio osservazionale multicentrico sponsorizzato dalla nota azienda Astra Zeneca nell’anno 2011. Questo studio internazionale ha impegnato alcuni medici italiani ed Europei . L’Italia tra l’altro e l’Asl di Salerno, grazie alla professionalità dei medici di medicina Generale partecipanti è risultata tra le prime a livello internazionale per il numero di pazienti arruolati e per la qualità dei dati. La ripartizione dei compensi “chiamiamoli …un po’ sbilanciati “ è stata decisa dall’ASL appunto con la delibere 293. Il 50% ALLO SPERIMENTATORE PRINCIPALE… il 4% al farmacista o farmacisti della struttura sanitaria sede della sperimentazione clinica….il 5% a corsi di formazione su tematiche inerenti la bioetica, la sperimentazione clinica, i comitati di etica e /o atro argomento correlato!!!, l’ 1% al personale amministrativo coinvolto nella gestione amministrativo-contabile dello studio!!! Il 20% all’ASL Salerno e alla fine il 20% destinato ad alimentare il fondo aziendale per gli studi clinici no profit interventistici,osservazionali,epidemiologici,organizzativi,con particolare riferimento a quelli ai fini del miglioramento della qualità dell’assistenza,promossi da sperimentatori dell’azienda sanitaria locale Salerno. In poche parole un medico che partecipa ad attività di ricerca o ad uno studio sperimentale o osservazionale e che ha come obiettivo appunto la “ sperimentazione” in campo medico …deve sempre dare un “obolo” del 50% all’azienda sanitaria di appartenenza ( Asl )!!! Lo studio effettuato da alcuni medici salernitani insieme ad altri medici Italiani e di altri paesi è “Uno studio Europeo sulla gestione nella pratica clinica dei pazienti con osteoartrite, artrite reumatoide e spondilite anchilosante trattati con farmaci antinfiammatori non steroidei, con valutazione della risoluzione del dolore, dei sintomi gastrointestinali della compliance e dell’impiego di risorse sanitarie” . La convenzione è stata firmata il 15 dicembre 2010 delibera 15 dicembre prot.965 dopo un iter complesso e articolato.Tutta la materia è regolamentata dal dm 15/7/1997 dal dm 10/5/2011, dal dlgs 24/6/2004 e dal Dm17/12/2004 nei quali a dire il vero non ho letto che per fare la sperimentazione bisogna subire” un furto del 50% degli importi ”. Forse l’Asl di Salerno è stata un po’ …autogenerosa.
L’azienda Astra Zeneca ha regolarmente pagato all’Asl Salerno circa 100.000 euro, di cui appunto il 50% è stato intascato dall’ASL… e il restante 50% “non versato ancora” ai medici…i quali appunto hanno avuto la sorpresa di questa ripartizione. Sottolineo che in questa sperimentazione l’Asl non ha partecipato con nessun mezzo nessun onere o altro , magari avrà fatto solo i …conti. I medici hanno usato i propri studi i propri mezzi le proprie risorse e reclutato esclusivamente i propri pazienti !!! Diciamo che l’ASL con la delibera 293 è sempre…un socio al 50 % del medico sperimentatore che riceve i soldi da uno sponsor che li versa all’Asl, chiamiamola “mediazione…onerosa” . Questo è un metodo infallibile per distogliere uno sperimentatore dal fare ricerca o altro. Da più parti si sbandiera che la ricerca è importante e che i ricercatori fuggono all’estero ecc ecc…a Salerno e probabilmente anche in altre Asl e strutture con proporzioni diverse, i soldi della ricerca o dello studio versati al ricercatore dall’azienda sponsor vengono prelevati al 50 % dall’azienda Sanitaria anche se quest’ultima fa solo da tramite tra società sponsor e medici . Il comma 2.3 del dl 10/5/2001 precisa infatti che nessun rapporto economico può intercorrere tra sponsor e ricercatore…
Inoltre…un bellissimo 1% è… per il personale amministrativo coinvolto nella gestione amministrativa-contabile dello studio…nel nostro caso questo 1% dovrebbe essere per colui o colei che deve…o meglio che deve ancora pagarci.
A questo punto è anche bene puntualizzare le cifre. Uno studio come quello descritto della durata di un anno ,ammonta quale compensi a circa 8000 euro, che diventano 4000 al 50% … che diventano ancora meno tra trattenute tasse..iva. Una bella delibera la 293…complimenti Asl Salerno 2, c’è chi lavora e guadagna meno del 50% ,producendo qualcosa per il genere umano e dando lustro alla stessa città di Salerno a livello internazionale e c’è chi spesso…non fa nulla e intasca 50.000 euro !!! Non conosco quanti ricercatori o medici o altro dell’Asl Salerno 2 sono edotti dell’esistenza di questo “ obolo ” in riferimento alla delibera 293, temo che la sua conoscenza faccia pensare un po’ tutti prima di intraprendere una ricerca. E’ vero che molti sono “votati alla scienza” istituire un fondo aziendale è cosa anche giusta…ma mi domando…caro colonnello e cari direttori, commissari e sub commissari ecc ecc … avete mai pensato di aiutare questo fondo magari versando “ un obolo”… il 5% e non il 50% dei vostri stipendi? Qui mi sembra che si sta facendo come a Roma…chi comanda si vede sempre bene i … fatti suoi !!! Chi paga le pene è sempre colui che… lavora. Non sarebbe il caso cara Asl 2 di rivedere la delibera 293 e salvare la faccia?
Dott. Vincenzo Petrosino
Oncologo Chirurgo
